Sinistra Italiana Anzio-Nettuno esprime solidarietà all’Ispettore capo della polizia locale Maria Cupelli a seguito del provvedimento disciplinare notificatole dal Comune di Anzio. L’accusa dell‘Ente si basa su alcune riflessioni espresse su un social network in merito al valore morale e all’assoluta trasparenza che gli organi istituzionali sono sempre tenuti a mantenere in una democrazia rappresentativa.
Riteniamo che queste considerazioni rientrino nel pieno diritto di critica che la Costituzione Italiana garantisce a tutti i cittadini e che giudicarle oggetto di sanzione disciplinare sia una grave violazione della libertà di espressione. Il Sindaco asserisce che si tratta di mera applicazione delle norme che disciplinano i pubblici dipendenti e si dichiara stupito per il clamore mediatico che il provvedimento ha sollevato.
Il richiamo al rispetto delle regole ci trova sempre d’accordo, vanno allora rispettati i consiglieri comunali nello svolgimento delle proprie funzioni, la legge sulle quote rosa, le norme che disciplinano il deposito degli atti concernenti il consiglio comunale per la presa visione dei consiglieri, la posizione al limite della compatibilità di alcuni membri della giunta comunale. Se il richiamo alle regole si pratica a senso unico è facile pensare che esso sia strumentale ed è comprensibile che provochi un’ondata di reazione ampia e trasversale”. Così in una nota gli esponenti di Sinistra Italiana Anzio-Nettuno.