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Sbarco Alleato, gli studenti di Anzio a lezione di storia al cinema Astoria

E’ ufficialmente iniziato il ricco calendario di eventi che l’amministrazione comunale di Anzio ha programmato per ricordare il settantacinquesimo anniversario

di Mirko Piersanti

E’ ufficialmente iniziato il ricco calendario di eventi che l’amministrazione comunale di Anzio ha programmato per ricordare il settantacinquesimo anniversario dello sbarco alleato. Il 22 gennaio 1944, come tutti ricordano, gli alleati sbarcarono  nella città neroniana, una delle operazioni militari più importanti della campagna d’Italia. Molti furono i giovani americani, inglesi, neozelandesi, indiani, che sacrificarono la propria vita per liberare l’Italia dall’occupazione nazista. Pagine di grande eroismo vennero scritte tra Anzio e Cassino, ma soprattutto lo sbarco rientrò nell’ambito di un programma ben preciso voluto dal primo ministro inglese Churchill e dal  presidente americano Roosevelt nell’incontro di Casablanca del gennaio 1943. L’obiettivo è stato quello di mettere in difficoltà la linea difensiva tedesca Gustav collocata a sud di Roma e raggiungere rapidamente la città eterna per liberarla dall’occupazione.Ci vollero quattro mesi prima gli alleati arrivassero nella capitale. Giovedì 17 gennaio alle 9.30 i giovanissimi studenti degli istituti scolastici Anzio 1 e Anzio 5 sono stati accompagnati dai loro insegnanti presso il cinema Astoria di Anzio dove ad attenderli c’erano l’assessore alla cultura anziate Laura Nolfi e delle persone che hanno raccontato a tutti i presenti il periodo in cui avvenne lo sbarco: Vilma Fontana, Renzo Mattioli, Pasqualino Forcina e Giancarlo Palomba. Particolarmente intensa è stata la testimonianza di Vilma Fontana, quando avvenne lo sbarco lei era solo una bambina ma dentro di sé sono ancora molto forti i ricordi della guerra, dei bombardamenti e delle stragi che ci avvennero in quei giorni. “Il nostro paese non esisteva quasi più, era stato letteralmente bombardato – ha raccontato la signora Fontana – noi scappavamo da tutte le parti, andavamo lontano perché ci dicevano di non rimanere perché era pericoloso. Andammo verso le parti di Campo di Carne e Aprilia, avevamo lasciato tutto. Era una situazione terribile e noi l’abbiamo vissuta in modo particolare. Io all’epoca ero una bambina molto curiosa, andavo sempre a vedere dove cadeva la bomba, dove sparavano e andavo a vedere di notte il segnale delle mitragliatrici. Noi eravamo andati via, non eravamo rimasti ad Anzio ma stavamo vicino ad Aprilia. Un giorno un aereo tedesco iniziò a sparare sulla fattoria dove ci eravamo riparati, io avevo cinque anni quando questo era accaduto ed ero curiosa di vedere quello che stava succedendo. Quindi sono uscita di casa di nascosto e sono andata fuori dentro un forno che si trovava nel giardino. Era pericoloso, mia madre uscì fuori di corsa per cercarmi, mi prese e mi portò dentro casa. Nel frattempo l’aereo tornò e riprese a sparare. La guerra è brutta e pericolosa, avevamo tanta paura e tanta fame. Non avevamo neanche i vestiti, una volta mia madre mi fece un vestito con un pezzo di paracadute e le scarpe me le faceva con dei pezzi di coperta che poi cuciva e li univa insieme”. Terminata la visita al cinema, i bambini si sono diretti verso il monumento dedicato ad Angelita, situato presso la Riviera Vittorio Mallozzi ed eretto nel 1979. Dopo aver cantato la canzone dedicata a questa bambina e scritta dal gruppo musicale “ Los Marcellos Ferial”, i bambini presenti hanno sventolato le loro bandiere e deposto la corona di fiori davanti al monumento di Angelita. Per tutti è stata una giornata intensa e indimenticabile, tutta all’insegna della memoria storica, della pace e della libertà.