Sono stati rinviati a giudizio i sette arrestati nell’inchiesta sulla cosiddetta banda delle rapine. Il gip Gaetano Negro, accogliendo la richiesta fatta dal sostituto procuratore Valerio De Luca, ha disposto il giudizio immediato per Marco Ranieri, noto pregiudicato di Latina in passato ritenuto legato alla stessa Banda della Magliana, della moglie Katiuscia Oliverio e del figlio Manuel, impegnato a delinquere anche se detenuto insieme al fratello dopo essere stati condannati per omicidio, Cristian Caloroso, Christian Santucci, la convivente di quest’ultimo, Simona Ruisi, e il figlio di lei, Massimiliano Santachiara. Un processo relativo a una serie di colpi messi a segno o solo tentati tra Latina e il litorale romano, spaccio di cocaina, armi e anche estorsioni.
Secondo il sostituto procuratore De Luca, Marco Ranieri e Christian Caloroso sono gli autori della rapina compiuta il 29 luglio 2017 nella sala slot “Vlm Time City” di via del Lido, in cui sotto la minaccia di una pistola puntata contro i dipendenti del locale venne svuotata la cassaforte e in cui alla titolare venne rapinata anche la fede che aveva al dito. Massimiliano Santachiara e Simona Ruisi avrebbero invece messo a segno, il 12 ottobre successivo, insieme a due complici rimasti ignoti, il colpo ai danni della “Slot Sonic Bowling” di via don Torello. Sempre Santachiara, insieme a due complici non identificati, il 27 ottobre avrebbe rapinato la tabaccheria di via Monte Terminillo, mettendo le mani su 750 euro e cinque stecche di sigarette e insieme a Christian Santucci e Simona Ruisi, il giorno successivo avrebbe rapinato il ristoratore Rida Hnich, di Nettuno, picchiandolo anche per farsi consegnare l’incasso di 15mila euro. Ristoratore che successivamente, il 21 novembre, ha subito anche un altro tentativo di rapina. Christian Caloroso e Marco Ranieri sono inoltre accusati di spaccio di cocaina e Ranieri di estorsione perché avrebbe minacciato di morte un cliente che non aveva saldato un debito di droga. Sempre Ranieri, insieme a Katiuscia Oliverio, sono poi ritenuti responsabile di estorsione, per le minacce a un uomo a cui avevano occupato l’alloggio popolare Ater in via Helsinky. I Ranieri e Caloroso sono infine accusati di detenzione illecita di due pistole. Gli investigatori, per individuare gli autori dei colpi, hanno analizzato a fondo le immagini di sorveglianza dei locali rapinati, i mezzi utilizzati dai malviventi per fuggire, i tabulati telefonici degli indagati e hanno fatto ricorso a intercettazioni telefoniche e ambientali. Il processo avrà inizio il prossimo 19 marzo davanti al Tribunale di Latina.