Il Comitato nato a tutela della Vignorola si è riunito questa mattina in piazza Pia ad Anzio. Neanche le nuvole (che poi si sono dissipate) hanno fermato i tanto volontari e residenti della zona uniti dalla volontà di salvaguardare una delle aree verdi più belle e incontaminate di Anzio, a due passi dalla Riserva naturale di Tor Caldara, su cui pende un progetto urbanistico che al Comitato non piace e contro cui sta dando battaglia, anche a livello legale, da tre anni. In strada, tra gli altri, l’ex Sindaco Renzo matracci, Maria Cupelli, il Presidente di Legambiente, Giovanni Del Giaccio e Luca Brignone e tanti sostenitori di questa battaglia. Proprio Brignone, tra i fondatori del Comitato e consigliere comunale eletto con Alternativa per Anzio, ha preso la parola per illustrare la situazione attuale e le prossime mosse del Comitato.
“Sono tre anni – ha spiegato – che questa battaglia ci ha riunito e che lavoriamo per salvaguardare quest’area di pregio naturalistico. Oggi sappiamo tutti cosa accade. Il Tar ha imposto al Comune di prendere una decisione sul futuro urbanistico della zona e deve farlo entro 90 giorni, altrimenti verrà un Commissario ad acta che, valutati gli atti, dirà la sua. La storia, lo sapete tutti, inizia nel 2015 con il piano presentato dall’allora assessore Sebastiano Attoni che, in accordo con la proprietà, spacchetta la cubatura prevista dal Piano regolatore e prevede costruzioni sparsi anziché in un unico punto, compresa la realizzazione di una strada. Secondo noi questo progetto devasta l’area e impedisce anche per il futuro che siano garantite tutele come quelle previste per Tor Caldara. Abbiamo anche presentato un ricorso a Tar, pagato interamente dai cittadini a testimonianza di quante siano le persone che tengono a questa situazione, e sono state prodotte osservazioni contrarie al piano presentato dal Comune con l’aiuto di tecnici specializzati. La nuova consiliatura – sottolinea Attoni – e il Sindaco attuale diceva di non volere questo nuovo progetto. Io e Del Giaccio durante il primo consiglio comunale abbiamo presentato una mozione per far ritirare questo atto ma è stato rifiutato dalla maggioranza soprattutto – hanno detto – perché veniva dall’opposizione. A luglio la proprietà ha fatto ricorso e il Tribunale oggi ha intimato al comune di decidere. Il commissario ad acta, se il Comune non prende posizione, dovrà concludere l’iter. E’ stata convocata una Commissione urbanistica per il 22 gennaio e io e 5 consiglieri di opposizione abbiamo chiesto un consiglio straordinario sul tema, perché come dice il Sindaco, di urbanistica si discute in consiglio. C’è un dog anche del consigliere Marracino, che speriamo di unificare al nostro. Quello che chiediamo al Sindaco e alla maggioranza è di farci sapere quale è la loro decisione politica. Noi chiederemo al consiglio di revocare questo piano per salvaguardare questa zona area stupenda e unica. E speriamo anche che il Piano paesistico della Regione, di prossima approvazione, possa costituire una salvaguardia”.