Sulla polemica che sta diventando sempre più intensa tra l’attore Antonio Rezza e il Comune di Nettuno relativa all’ordinanza di sgombero della Ex Divina provvidenza abbiamo raggiunto al telefono il Commissario prefettizio Bruno Strati. “La questione della Ex Divina provvidenza – ha detto il Commissario – attiene in primo luogo alla sicurezza dei locali e di chi li frequenta e non c’è alcuna intenzione di ridimensionare l’importante ruolo dell’associazionismo sociale e culturale di Nettuno. Quando mi viene detto in una relazione tecnica che i locali della ex Divina Provvidenza non sono sicuri non si può far altro che chiuderli e metterli in sicurezza. Inoltre dobbiamo tutti comprendere che la Ex Divina Provvidenza è un edificio pubblico, di proprietà comunale che deve essere assegnato ad associazioni che perseguono esclusivamente finalità sociali o culturali senza scopo di lucro. Stiamo attivando un piano di messa in sicurezza dei locali – il prossimo piano triennale delle Opere pubbliche che approverò entro la metà di gennaio prevede la sistemazione dello stabile che avverrà per step – e regolarizzare le assegnazioni secondo procedure pubbliche”. Abbiamo chiesto della ipotesi di vendita dell’immobile che da tempo circolano tra i cittadini e le Associazioni che non vogliono liberare i locali e il Commissario ci ha così risposto: “Nessuna ipotesi di vendita. Quell’immobile è di proprietà comunale ed è destinato alle associazioni che hanno finalità sociali e culturali senza scopo di lucro”.