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Progetto di un Villaggio turistico a Nettuno, la Regione da il via libera

E' arrivato il primo parere positivo, dalla Regione Lazio, al progetto di un villaggio turistico che dovrebbe sorgere in zona Scopone, alla periferia di Nettuno,

E’ arrivato il primo parere positivo, dalla Regione Lazio, al progetto di un villaggio turistico che dovrebbe sorgere in zona Scopone, alla periferia di Nettuno, lungo la strada provinciale per Cisterna. Dopo la presentazione dell’idea nel 1966, l’analisi del tutto in commissione Urbanistica nel 2001 e quella in Consiglio comunale l’anno successivo, nel 2017 tutte le carte sono state inviate dal Comune alla Regione che, nei giorni scorsi, ha dato il primo via libera, escludendo il progetto dalla procedura di Vas (la Valutazione ambientale strategica) ma disponendo delle prescrizioni da rispettare.

La nuova struttura, che nelle intenzioni della proprietà dovrebbe essere eco-compatibile, dovrebbe sorgere in un terreno cui si accede dalla Provinciale in questione, a qualche centinaio di metri di distanza dal quartiere di Tre Cancelli, in un’area dove, qualche decennio fa, sono stati piantati 522 alberi di pino. A fronte dell’espianto di 35 essenze e della procedura di rimboschimento in un vicino terreno di proprietà della stessa persona, verrebbero realizzati 172 bungalow, una piscina per adulti e una per bambini, campi di calcetto, sala convegni, una Spa e locali tecnici a servizio del villaggio, oltre a 300 parcheggi. Per dare vita al progetto sarà fondamentale una variante urbanistica, visto che il terreno ricade in zona S/2 rurale: in tal senso, sia dal Comune che dalla Regione hanno spiegato che la variante riguarderebbe la sola area del villaggio (che diverrà a servizi privati), senza estendere la variante al resto del territorio circostante.

Fra le prescrizioni ci sono la verifica dell’inesistenza di gravami di uso civico sul terreno e della legittimità urbanistica di eventuali strutture già esistenti, l’adeguamento della viabilità di accesso all’attività turistico-alberghiera, con particolare attenzione all’analisi dei flussi di traffico, l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria, l’acquisizione del parere di Acqualatina sulla disponibilità idrica e sulla capacità depurativa, la gestione “oculata” dell’incremento dei rifiuti urbani prodotti. Ora il progetto dovrà proseguire l’iter negli uffici competenti per la Valutazione d’impatto ambientale.