“Si tratta di una delle maggiori aziende d’Europa anche produttori di energia elettrica. Ci hanno fatto una prima richiesta quando la precedente amministrazione stava vagliando soluzioni al problema della pubblica amministrazione – spiega Pedica – e presentarono proposta. Col cambio dell’amministrazione si è bloccata la procedura e in comune sono stati presentati anche altri progetti, soprattutto project financing, abbiamo valutato questa proposta con garanzia Consip, abbiamo chiesto un aggiornamento che prevede 9122 punti luce, più alcuni punti luce artistici chiesti dall’Amministrazione De Angelis per la Villa di Nerone, la cisterna, la chiesa di Piazza Pia e il Teatro romano. Abbiamo richiesto qualcosa in più dal Comune rispetto al contratto Consip. Il contratto prevede per ogni lampada una spesa annua comprensiva di tutto. Sono previste 7500 lampade nuove, che sono non adeguate o sono rotte. E’ prevista la messa a norma di tutti i quadri elettrici alcuni dei quali verranno integralmente sostituiti. Il progetto di messa a norma dovrà essere approvato dall’amministrazione, con un investimento stimato da parte loro a prezzi Consip di 4,420mila euro più iva nel primo anno. Il costo totale del bando è di circa 10 milioni compresa Iva per 9 anni. Compresi – conclude Perica – gli impianti semaforici che andranno risistemati”. A quanto il grosso vantaggio della nuova azienda è quello di essere tra i più grandi produttori di energia elettrica. Per il Comune, oltre alla garanzia di investimenti enormi nei primi mesi di attuazione, un risparmio annuo ci circa 260mila euro e, alla fine dei 9 anni, un impianto modernizzato, chiavi in mano e senza alcun ‘saldo’.
“Ci sono zone come Via Fanciulla d’Anzio – spiega ancora l’assessore – che sono a rischio con verifiche quotidiane da parte dell’ufficio tecnico, le lampade sono ossidate e non ci sono i fondi per sostituirle. Ho voluto coinvolgere tutti e vorrei che tutti ragionassero senza colori politici sul fatto che sarà un successo per tutti. Non andiamo solo a risparmiare, ma andremo ad incidere sulla sicurezza e sull’illuminazione”. Quindi ha preso la parola l’assessore al Decoro urbano Gianluca Mazzi invitato proprio da Ranucci. “In un anno – ha detto avremo le lampade della pubblica illuminazione tutte dello stesso colore e rimesse a nuove ci sarà immediatamente un effetto positivo sulla bellezza e i decoro cittadino. Il prossimo anno città sarà più bella e omogenea e ogni anno la ditta allungherà la pubblica illuminazione di 15 pali con un totale di 130 punti luce nuovi tra 9 anni”.
Il presidente della Commissione Flavio Vasoli ha sottolineato che la spesa di 4,5 milioni della ditta nel primo anno è elevatissima e migliorerà visibilmente la sicurezza e la qualità degli impianti cittadini lasciando, a fine del bando, un vero patrimonio al comune. Infine, sempre l’assessore Ranucci ha sottolineato che il comune non rinuncia, per questa assegnazione, al suo ruolo di controllo. “Abbiamo preteso un Rup (Responsabile unico del procedimento) interno al comune che andrà a controllare i lavori effettivamente svolti, ci sarà numero verde per le segnalazioni per ogni lampione guasto o con dei problemi. Ogni palo della luce avrà un codice qr con l’assistenza h24 e ci sarà un sistema informatico con accesso dell’ufficio con le tempistiche di soluzione previste da Consip. Per i guasti straordinari c’è un 5% anno di manutenzione a costo ridotto ed è previsto, nei 9 anni, il rifacimento di 6km di rete. E’ la migliore scelta che la città può fare – ha concluso Ranucci – su un servizio che il comune non potrebbe affrontare”. Hanno tutti espresso parere positivo sul Bando, dalla Lega, che ha chiesto attenzione agli impianti della Periferia, al Movimento 5 stelle, che ha chiesto le carte ed ha precisato: “Se sono queste le condizioni ci sembra una scelta valida”.