di Luca Tamberlani
Il prossimo 22 Gennaio 2019, il Sicily-Rome American Cemetery celebrerà il 75esimo Anniversario dello Sbarco Alleato presso il nostro litorale. Sarà una giornata ricca di appuntamenti che prenderanno il via alle 10.30 con la Cerimonia Ufficiale, alla quale saranno presenti autorità locali, nazionali ed internazionali. In occasione di una ricorrenza così importante, il Sicily-Rome il 22 Gennaio 2019 non chiuderà alle 17.00 come di consueto, bensì alle 20, offrendo al pubblico lo spettacolo dell’accensione delle luminarie alle ore 17.00 e il concerto del Chris Cappell College alle ore 18.00. Inoltre, al Visitor Center sarà possibile assistere a una breve proiezione di foto storiche di Anzio e Nettuno durante i giorni dello Sbarco.
Iniziamo uno speciale di 3 puntate che ci porterà a conoscere più a fondo il Cimitero Americano più grande d’Italia e tra i più estesi d’Europa. Si chiama Sicily-Rome perché raccoglie le spoglie dei militari statunitensi deceduti durante i tre sbarchi anfibi operati dagli Alleati durante The Italian Campaign of World War II. Alle 7858 lapidi bisogna aggiungere i 3095 nomi incisi sul Muro dei Dispersi, vale a dire soldati, avieri e marinai mai più rinvenuti. Pertanto il Sicily-Rome commemora circa 11.000 militari statunitensi. La Campagna d’Italia ebbe inizio proprio in Sicilia, il 10 luglio del 1943, con l’Operazione Husky. Elaborato nel gennaio del 1943 durante la Conferenza di Casablanca, dal Presidente degli Stati Uniti Franklin Roosevelt e dal primo ministro britannico Winston Churchill, fu il primo dei tre sbarchi anglo-americani su suolo Italiano e uno dei più grandi, in termini logistici, dell’intero secondo conflitto mondiale.
Le forze Alleate raggiunsero l’isola con un totale di 3281 mezzi da sbarco e concentrarono inizialmente i propri sforzi nella parte sud e sud-orientale della regione, schierando sul teatro di guerra principalmente la 7° Armata statunitense e la 8° Armata britannica. Nonostante le controffensive italo-tedesche e le difficoltà oggettive dovute alla morfologia del territorio siciliano, in trentotto giorni l’isola finì sotto il controllo Alleato. Il 3 settembre a Cassibile (SR) il Regno d’Italia, resosi conto dell’impossibilità di fronteggiare l’avanzata degli Alleati, firmò l’armistizio che sancì l’interruzione delle ostilità verso gli anglo-americani. Pietro Badoglio, capo del Governo dal 25 luglio, rese pubblico e vigente l’armistizio, alle 19.45 dell’8 settembre 1943.
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