Home Cronaca Tentata truffa ai Commercianti e alla Comunità Massimo col porta a porta

Tentata truffa ai Commercianti e alla Comunità Massimo col porta a porta

La Comunità Massimo di Anzio lancia un appello ai commercianti e ai cittadini per non dare credito a chi, con il porta a porta nei negozi

La Comunità Massimo di Anzio lancia un appello ai commercianti e ai cittadini per non dare credito a chi, con il porta a porta nei negozi, chiede soldi in beneficenza a favore della Comunità, poiché si tratta di una truffa.
“Il 24 dicembre – ci spiegano dalla struttura di accoglienza e recupero – siamo venuti a sapere che un ragazzo si sta spacciando per un nostro rappresentante andando porta a porta nei negozi, chiedendo donazioni in denaro, tentando di truffare commercianti e cittadini in buona fede, presentandosi con una documentazione falsa con il nostro timbro. Noi siamo una realtà che è presente sul territorio da molti anni e le nostre attività di raccolta fondi sono organizzate in maniera ben diversa”. Ad avvertire le persone che lavorano e gestiscono la Comunità sono stati alcuni amici commercianti, che si sono subito insospettiti, vedendo entrare un ragazzo nella loro attività, ben sapendo che sono tutt’altri i sistemi utilizzati.
“La Comunità Massimo – spiegano i titolari – ha certamente bisogno della solidarietà di tutti coloro che possono dare una mano, ma noi, vista anche la tipologia di ospiti di cui ci prendiamo cura, ci proponiamo ai cittadini cercando di dimostrare sempre che i nostri ragazzi non sono quelli che molti si aspettano, sono giovani che stanno lottando e ce la mettono tutta per cambiare. Che lavorano e si impegnano e non vanno in giro a fare debiti o chiedere soldi”. In passato infatti, qualcuno, sempre a nome della Comunità Massimo, ha fatto acquisti in alcuni negozi, senza saldare il conto. “Invitiamo tutti – concludono dalla Comunità – a non dare credito a chiede soldi a nostro nome, noi non lo facciamo mai e a non dare merce a chi la chiede a nostro nome senza pagare”. Sulla tentata truffa la Comunità Massimo sta facendo le valutazioni del caso, con l’obiettivo che simili episodi non si ripetano. (dr)