“L’aggressione per alleviare i problemi di rifiuti della Capitale sta colpendo duramente anche il nostro territorio e ciò mentre la Regione Lazio continua a rimandare colpevolmente l’approvazione di quel Piano Rifiuti che potrebbe mettervi ordine con l’approvazione dei bacini autonomi necessari per chiudere il ciclo in ambiti previsti. Al contrario degli altri comuni, nel caso di Anzio, ciò sta avvenendo con l’approvazione dell’autorità comunale se e vero, come è vero, che il Comune di Anzio approvò il progetto della Centrale Biogas della Spadellata e, nel caso dell’impianto di stoccaggio rifiuti normali e pericolosi di Padiglioni, il Comune di Anzio ha omesso di definire la propria posizione come richiesto dalla Conferenza Di Servizi del 27 luglio 2018, facendo scattare il silenzio-assenso”. Così in una nota stampa il Comitato Uniti per l’Ambiente.
“A copertura di tutto ciò – aggiungono – si è alzata una cortina fumogena di bugie e false verità che la stampa locale ha il dovere di diradare. La gente deve sapere come stanno le cose e deve saperlo oggi mentre si può ancora fare qualcosa a tutela del nostro territorio. Nel caso del Comune di Anzio chi è preposto alla trattazione di questi problemi non si è nemmeno premurato di chiedere l’applicazione delle norme di sicurezza in vigore che impongono una distanza di 1000 metri da obiettivi sensibili mentre i due impianti sono ad una distanza di meno di 300 metri. La gente deve sapere oggi, anche a tutela della azioni legali previste ed in atto. Per questo è stato rivolto l’invito al Dirigente responsabile ed alla sua Autorità politica di confrontarsi in un dibattito pubblico per discutere un problema che non dovrebbe vedere divergenze di partito. Abbiamo chiesto a Giorgio Libralato, Membro Tecnico della Commissione Speciale del Comune di Anzio e già collaboratore dell’Ufficio Ambiente, di redigere una nota esplicativa in forma di domanda-risposta per poter semplificare la materia e renderla comprensibile alla gente. In attesa che il confronto pubblico abbia luogo ecco il documento realizzato dal Comitato”.
SFIDA AL CONFRONTO PER LA VERITA’
Le cose procedono senza scossoni, in un silenzio rumoroso; la centrale Biogas della Spadellata si avvia a conclusione e l’impianto di stoccaggio di Padiglioni potrà essere autorizzato a breve se il Comune non interviene. L’Assessore all’Ambiente racconta la sua storia che diverge dalla realtà ed i cittadini chiedono un confronto pubblico per conoscere come stanno le cose. Un invito al confronto pubblico è stato lanciato all’Assessore ed il Sindaco è stato sollecitato a farglielo accettare. La gente deve sapere, le responsabilità devono essere note a tutti con quel senno del prima su cui la Magistratura potrebbe essere chiamata ad indagare. Alcune domande pratiche e semplici per far capire alla gente.
Domanda: cosa deve fare adesso il comune di Anzio?
Risposta: inviare risposta alla richiesta del 17.12 della segreteria della conferenza dei servizi della città metropolitana sui rifiuti di competenza comunale, in particolare su carta, plastica e vetro.
domanda: entro quando va inviata la risposta del comune di Anzio?
Risposta: la segreteria della conferenza dei servizi ha concesso 10 giorni dalla data di ricezione, quindi entro il 27/12… considerato il Natale…
domanda cosa succede se il comune non risponde?
Risposta: che viene rilasciata ugualmente l’autorizzazione, con lo stesso quantitativo di rifiuti richiesti, escludendo solamente quelli di impatto minore di competenza comunale: vetro, carta e plastica.
domanda: è vero che sono stati esclusi rifiuti speciali e pericolosi?
Risposta: sono rimasti i rifiuti speciali e pericolosi…
domanda: è vero che le lavorazioni che comportano emissioni o possibili emissioni di polveri e sostanza pericolose vengono confinate all’interno di capannoni?
Risposta: no le lavorazioni possono avvenire all’esterno per le mancate prescrizioni e osservazioni del comune di Anzio (che avrebbe dovuto inviare entro il 5 settembre) che ha omesso di presentare.
domanda: il comune di Anzio ha inviato le osservazioni e le prescrizioni in merito a:compatibilità acustica, viabilità stradale, presenza di edifici sensibili in prossimità dell’impianto (con specificazione degli stessi), nonché specifico parere in merito alla gestione dei rifiuti aventi CER di competenza comunale in base a quanto disposto dalla LR 27/98 )?
Risposta: il comune di Anzio ha rinunciato ad esprimere qualsiasi parere in materia di tutela della salute pubblica, sui rumori, le emissioni, la valutazione di impatto ambientale, i problemi di viabilità e perfino sulla presenza di edifici sensibili (per esempio le scuole).
domanda: visto il completamento della centrale a biogas, il comune di Anzio ha chiesto la verifica della somma degli effetti dei due progetti sulla salute pubblica?
Risposta non lo ha chiesto ne per i lavori dell’impianto a biogas quasi ultimata e di altri progetti già presentati.
domanda: da dove arriveranno i rifiuti nell’impianto della Eco Transport e della centrale a biogas?
Risposta: trattandosi di un impianto privato potranno arrivare da qualsiasi territorio, il comune di Anzio ha rinunciato a qualsiasi prescrizioni in materia finora.
Domanda: la presenza dell’impianto della Eco Transport e quello a biogas ci saranno agevolazioni per il comune di Anzio, per le aziende e per i cittadini?
Risposta: nessuna agevolazione per nessuno.
Domanda: questi impianti (a biogas e della Eco Transport) sono previsti dal piano regionale dei rifiuti, daranno un contributo alla raccolta differenziata, faranno diminuire i costi per i cittadini e le aziende?
Risposta: gli impianti non sono previsti dalla programmazione e dal piano regionale, non daranno nessun contributo alla raccolta differenziata, quindi sono destinati ad aumentare i costi per i cittadini e le aziende di Anzio.
Domanda: dopo l’ultima commissione speciale sui rifiuti e la centrale a biogas nella quale sono stati elencati i mancati controlli sulla progettazione e realizzazione risulta che il comune di Anzio abbia provveduto a rimuovere qualcuna delle omissioni?
Risposta: non risulta ai componenti della commissione speciale sui rifiuti che il comune di Anzio abbia adempiuto in qualche modo.
Domanda: ci sono ancora elementi di opposizione al funzionamento della centrale a biogas?
Risposta: certo sono quelli elencati nell’ultima commissione speciale di cui non si ha alcuna notizia per l’attuazione da parte del comune di Anzio.
In sintesi:
Domanda: Il Comune di Anzio poteva impedire l’approvazione di questi due impianti?
Risposta: certamente sì. Per la centrale Biogas il Comune ha espresso parere favorevole. Per il Deposito di stoccaggio di Padiglioni, ha dato parere favorevole. Non rispondendo entro i termini (5.9.2018) imposti dalla Conferenza dei Servizi come scritto chiaramente nella comunicazione, di fatto ha dato parere favorevole anche all’impianto per rifiuti. Qualora il Sindaco avesse espresso, come da me suggerito, parere contrario per motivi sanitari in quanto il sindaco è il maggiore responsabile della salute pubblica, la conferenza dei servizi sarebbe stata sospesa e trasmessa alla Regione prima e poi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Di fatto il progetto avrebbe avuto ritardi di almeno 1 anno e, forse come è successo per altri impianti (Pontinia, Capaccio, ecc.), 2 anni ed il progetto stesso sarebbe stato accantonato. Ci sono diversi aspetti sui quali il comune poteva e doveva, viste le situazioni, esprimere parere contrario o apportare prescrizioni: Distanza dagli obiettivi sensibili, salute e sicurezza pubblica, viabilità, valutazione di impatto ambientale considerata la somma dei progetti e degli impianti non valutati opportunamente; ecc.
Domanda:Il Comune di Anzio può ancora impedirne la realizzazione?
Risposta: Per quanto riguarda l’impianto a biogas, quasi ultimato, le informazioni arrivate in commissione speciale sono di assenza di qualsiasi controllo, che avrebbe potuto portare alla sospensione dei lavori, in caso di irregolarità oppure al diniego dell’autorizzazione. Autorizzazione che indica chiaramente la necessità della revisione AIA. Nel caso di mancato o errato adempimento, il necessario sopralluogo potrebbe, in caso di irregolarità non far partire l’impianto. Inoltre mancano ancora le garanzie finanziarie. Per l’impianto e deposito di rifiuti non c’è ancora la conclusione del procedimento che, quindi, può ancora essere fermato, per le motivazioni di cui sopra.
Quindi molto può essere ancora fatto legalmente e subito dal Sindaco di Anzio per tutelare la salute e la tranquillità dei cittadini. Ha promesso di farlo e deve farlo anche contro la posizione di chi in Giunta incomprensibilmente rema contro.
Resta la sfida rivolta all’Assessore all’Ambiente, una sfida al confronto per la verità, che potrà avvenire in Consiglio Comunale : nel luogo della democrazia e della trasparenza. Il Sindaco De Angelis intervenga per fare chiarezza e per fare luce sulle responsabilità omissive che appaiono evidenti . Poi, coerentemente, prenda i provvedimenti necessari.
Giorgio Libralato