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Legalità e Costituzione, il dibattito al Liceo Artistico Picasso di Anzio

Il Liceo Pablo Picasso Artistico di Anzio continua le sue iniziative. Nella giornata di ieri presso l’istituto scolastico anziate si è svolto un dibattito incentrato sul tema della legalità e della Costituzione

Il liceo artistico Pablo Picasso di Anzio

di MIRKO PIERSANTI

Il Liceo Pablo Picasso Artistico di Anzio continua le sue iniziative. Nella giornata di ieri presso l’istituto scolastico anziate si è svolto un dibattito incentrato sul tema della legalità e della Costituzione. In questa iniziativa erano presenti gli studenti e i docenti del liceo Pablo Picasso, l’assessore alla cultura di Anzio Laura Nolfi  e il magistrato Luca Palamara. Laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’università degli studi di Roma “La Sapienza”, Lauca Palamara nel 1996 fa il suo ingresso in magistratura con la qualifica di uditore giudiziario, nel 1997 è nominato sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, nel 2002 è nominato sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma mentre nel 2008 viene eletto presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Nel 2014 Palamara è stato eletto membro togato del Consiglio Superiore della Magistratura  e, infine, dal 2018 ha riassunto la carica di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma. L’incontro con questa autorevole personalità si inserisce nei percorsi di educazione alla cittadinanza attiva con l’obiettivo di diffondere tra gli studenti i valori della democrazia, della Costituzione e i principi di legalità, libertà, di rispetto verso l’altro e di solidarietà che stanno alla base della comunità. “Voglio ringraziare i professori per le belle parole, questi incontri sono davvero molto importanti – ha affermato il sostituto procuratore – per me è un piacere essere qui, nella mia attività sono stato uno dei primi che ha cercato di mettere in relazione il mondo della scuola con quello della magistratura e con il Miur negli anni. Da tanti anni abbiamo fatto dei protocolli per diffondere questo “virus” , come lo chiamo io, della legalità e del rispetto delle regole che però non devono essere delle parole buttate lì nel vuoto. Oggi in questo incontro di interazione non dobbiamo fare una classica lezione di scuola ma dobbiamo capire perché è importante il rispetto delle regole e quale è il significato della nostra Costituzione. Calamandrei diceva che la Costituzione non deve rimanere una formula vuota ma ha bisogno di essere applicata perché contiene delle norme di programma. La prima cosa che io vorrei affrontare con voi è innanzitutto che cosa è la Costituzione, come primo punto dobbiamo dire che le Costituzioni in generale sono la risposta al caos, al disordine  e quindi servono per stabilire delle regole”. La Costituzione italiana secondo Palamara è stata molto importante per la nazione, quest’ultima era uscita da uno dei eventi più tragici che la nostra storia abbia mai conosciuto, ovvero la seconda guerra mondiale che aveva portato nel mondo distruzioni, morti ma soprattutto la voglia di ricominciare da capo per costruire un futuro libero e democratico. “La nostra Costituzione – ha continuato Palamara – nasce in quel momento storico come il frutto di un compromesso tra una componente cattolica, una di sinistra e una liberale. Si cerca quindi di mettersi d’accordo per fissare dei principi unificatori, se si fa una Costituzione è normale che si scrivano delle regole che siano accettate d tutti. Lo sforzo di quel momento era quello di fissare delle regole in un testo che è proprio la Costituzione, aveva ragione Calamandrei che la Costituzione deve vivere perché altrimenti rischia di rimanere una lettera morta, per farla vivere bisogna da un lato rispettarla dall’altro applicarla. Ogni giorno vengono fissati principi fondamentali, il primo è che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Oltre al diritto al lavoro, la Costituzione garantisce e tutela il principio dell’uguaglianza senza distinzione di razza, sesso e religione. Il principio dell’uguaglianza  purtroppo durante gli anni del totalitarismo novecentesco non venne mai rispettato e questo provocò di migliaia di persone innocenti. Altri valori importanti che sono stati studiati durante questo incontro sono quelli che favoriscono l’integrazione e l’interazione tra i cittadini, il diritto allo studio, la legalità, il diritto allo studio e il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero. Gli studenti hanno ascoltato le parole del magistrato la cui presenza è stata preziosa e fondamentale per conoscere affondo la componente storica e giuridica della Costituzione e della legalità, due componenti ancora oggi imprescindibili per la costruzione di una società equa, libera e solidale.