In una conferenza stampa l’assessore all’Ambiente e Vicesindaco del Comune di Anzio Danilo Fontana ha detto la sua su una serie di comunicazioni della politica locale arrivate in questi giorni che annunciavano il via libera alla realizzazione dell’Impianto richiesto da Eco Transport ad Anzio, anche a causa del mancato diniego del Comune che non aveva inviato il parere. Le cose non stanno così. Nella documentazione dell’Area Metropolitana, che si dice pronta a dire si alla realizzazione dell’impianto con il benestare della Regione, chiede al comune di Anzio di inviare entro dieci giorni (ma è già stata concessa una proroga) dei motivi che possano pregiudicare la concessione. La lettera del Comune è pronta da tempo ed è chiarissima. Non solo il comune spiega che non intende dare il bene stare ma nega anche di fornire i cosiddetti cer (i codici dei rifiuti che il comune potrebbe ammettere). L’assessore Fontana fa poi un quadro della situazione dell’impiantistica locale. “Gli impianti aperti ad Anzio – spiega – che operano nel settore stoccaggio rifiuti sono un’autodemolizioni in attività e uno stallo, a nord in zona Sacida c’è un deposito di stoccaggio metalli, poi c’è la Ecoimballaggi che ha dichiarato fallimento ed ha avuto la revoca della concessione da poco da parte della Città metropolitana. Sull’impianto a breve ci sarà l’accesso della Polizia locale poiché il Dec del comune (il team di esperti sui rifiuti che ha vinto l’appalto) ha evidenziato la presenza di una situazione ambientale critica (la società ha dichiarato fallimento, ma la proprietà dell’immobile sarà chiamata a sistemare la situazione). E ancora – spiega Fontana, c’è la Ecorecuperi che trita calcinacci e anche qui abbiamo richiesto al Dec dei controlli per verificare se sono rispettate tutte le prescrizioni dell’Area metropolitana. A mio avviso – spiega Fontana – per quello che l’Area metropolitana ha previsto la Eco transport non ha motivo di aprire ad Anzio perché non gli converrebbe. Il progetto prevede la costruzione di muri alti tre metri e cumuli di pari altezza. Noi abbiano detto no in via formale, come annunciato anche durante la campagna elettorale. Abbiamo detto anche il 22 agosto, in una nota ufficiale che Area Metropolitana ha omesso di mettere in cronologia, ma che noi abbiamo provveduto a inviare nuovamente (e che è stata fornita in copia alla stampa)”. Poi il discorso è passato alla biogas. “Poiché siamo contro ogni impianto – ha aggiunto l’assessore Fontana – con il gruppo della Lega abbiamo chiesto in regione un incontro formale per discutere una mozione di sospensione della realizzazione dell’impianto. La data non ci è ancora stata concessa dalla Regione a guida Pd. Ai consiglieri di Anzio del Pd e del gruppo 5 stelle chiediamo di interessare i propri assessori, per bloccare questo impianto così come quello di Ecotransport, visto che in Area metropolitana più di noi possono essere ascoltati. E chiediamo loro sostegno, di essere presenti quando verremo convocati per bloccare questo impianto. Ci piacerebbe che i consiglieri di Anzio facessero sentore la loro voce anche oltre il confine cittadino. Sono infine qui a dire che, nei pochi mesi di Amministrazione De Angelis la differenziata ad Anzio è passata dal 41 al 51% e che nel 2019 puntiamo al 65%. Abbiamo scoperto che a fronte di scuole che facevano la differenziata, così come del comune, la ditta non rispettava il lavoro svolto. Le cose stanno cambiando, così come cambierà la situazione al centro cittadino, dove la differenziata dovrà funzionare perché nel 2019 introdurremo la tariffa puntuale. Chiedo l’appoggio di tutto il consiglio nelle battaglie importanti, perché lo ripeto, chi oggi sta decidendo sugli impianti di Anzio – conclude Fontana – sono la Regione del Pd e l’Area Metropolitana a 5 stelle”.
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