“In merito alle dichiarazioni della Consigliera Regionale, Eleonora Mattia, e letta la mozione allegata al comunicato stampa, pur nel massimo rispetto istituzionale, sono a contrastare fermamente tali dichiarazioni ivi riportare, di stampo prettamente politico e carenti di quanto occorso nelle vicende societarie dal 2014 ad oggi. Anni nei quali si è cooperato e collaborato con tutti gli Enti interessati, inclusa la Regione Lazio, proprio al fine del raggiungimento – seppur nelle difficoltà incontrate – dell’oggetto della concessione demaniale, ovvero la riqualificazione del porto di Anzio”. Lo scrive in una nota stampa l’Amministratore delegato della Capo d’Anzio Antonio Bufalari.
“Per brevità – ha poi aggiunto – vista la sede della mia presente, sono a sottolineare solo uno di tali aspetti ovvero che proprio l’Ente Regionale, e de relato la Capo d’Anzio, ha subito per oltre due anni una sospensione della propria attività causata da diversi ricorsi amministrativi presentati contro vari atti regionali, poi, confermati dalle successive sentenze del Giudice Amministrativo, che ne hanno dichiarato la piena legittimità. Al riguardo, resto a disposizione come già fatto in altre occasioni, anche della Consigliera Regionale, Eleonora Mattia, a cui chiedo la cortesia di tornare sul tema, approfondendone gli aspetti e confrontandosi anche con la scrivente Concessionaria, non limitandosi, perciò, ad ascoltare soltanto dichiarazioni di parte aventi carattere tendenzioso e denigratorio e su cui ci si riserva di attivare ogni azione a tutela dei diritti ed interessi della Capo d’Anzio stessa.
Infine, evidenzio che, in ogni caso, non ritengo veritiero, corretto e legittimo accostare le attività della Capo d’Anzio e della propria compagine sociale ed amministrativa a concetti quali la “insolvibilità” e la “delinquenza” e sottolineo che, anche in questo caso, son pronto a difendere e sostenere il buon operato della Capo d’Anzio, compresa la sua immagine, in ogni sede. Ciò a difesa di una Società avente una propria attività e dei propri lavoratori che meritano rispetto e che – in tante complicazioni – si adoperano quotidianamente per migliorare la qualità del porto di Anzio, cuore della Città stessa, al fine di sviluppare turismo, cultura, servizi e crescita economica”.