Home Politica L’Assessore Bonaccorsi: “Cresce la rete antiviolenza anche a Nettuno”

L’Assessore Bonaccorsi: “Cresce la rete antiviolenza anche a Nettuno”

Cresce la rete dei centri antiviolenza della Regione Lazio con l’apertura di due nuove strutture ad Aprilia, in provincia di Latina, e a Nettuno

Cresce la rete dei centri antiviolenza della Regione Lazio con l’apertura di due nuove strutture ad Aprilia, in provincia di Latina, e a Nettuno, in provincia di Roma. Sale così a 14 il numero dei centri antiviolenza esistenti su tutto il territorio regionale: 5 a Roma e 4 in provincia (Valmontone, Tivoli, Fiumicino e Nettuno), 2 in provincia di Latina (Latina e Aprilia) e 3 fra Frosinone e provincia. A questi si aggiungeranno altri 10 centri di prossima apertura e 10 case rifugio (8 quelle funzionanti per un totale di 76 posti letto e 2 in via di apertura).

Il Centro antiviolenza di Aprilia, ospitato presso la struttura di CULTURAPRILIA in Via Pontina al Km 46.600, è gestito dall’Associazione Centro donna Lilith Onlus. Per l’istituzione del centro è stato previsto il finanziamento di oltre 66mila euro.

Per la struttura di Nettuno, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione i locali di sua proprietà in via Bachelet, n. 13. A gestire il centro saranno la Cooperativa Sociale ONLUS Prassi e Ricerca e l’Associazione Ponte donna. Per l’istituzione del centro è stato previsto il finanziamento di oltre 64mila euro.

Ammontano a oltre 6 milioni di euro le risorse già impegnate dalla Regione per la rete dei centri antiviolenza e le case rifugio, ai quali si sommano i 2,3 milioni di euro per combattere la violenza di genere e sostenere gli orfani delle vittime di femminicidio.

“Con le strutture di Aprilia e Nettuno – ha spiegato l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Lorenza Bonaccorsi – sale a 14 il numero dei centri antiviolenza nel Lazio. Un impegno concreto, per prevenire e contrastare ogni forma di violenza fisica, psicologica e sessuale ai danni delle donne. Un altro tassello importante nella battaglia conto la violenza di genere sui cui la Regione Lazio in questi ultimi anni si è distinta”.