Home Politica Porto, il consigliere Pd Marracino insulta la stampa e attacca il Comune

Porto, il consigliere Pd Marracino insulta la stampa e attacca il Comune

"Apprendo da un giornale locale e da facebook di un articolo con questo titolo “Offerta milionaria di Marinedi per rilevare  le quote del Porto di Anzio”,

Il consigliere del Pd Anna Marracino

Apprendo da un giornale locale e da facebook di un articolo con questo titolo “Offerta milionaria di Marinedi per rilevare  le quote del Porto di Anzio”, nelle more dello studio del bando di gara  è stata messa, quindi, nero su bianco, un’offerta commerciale per rilevare le quote della società Capo d’Anzio, e dico io, dei cittadini di Anzio, nata con lo scopo di realizzare il nuovo Porto  della città”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale di opposizione del Pd Anna Marracino, che aggiunge: “Premetto che più che un articolo giornalistico il “pezzo” ha tutte le caratteristiche di un comunicato stampa delle parti interessate. Il giornalino on line argomenta che la colpa della mancata realizzazione dell’opera infrastrutturale più importante della città sia dovuta ad intralci burocratici e politici, e non per la mancanza di mezzi finanziari che avrebbe dovuto assicurare Italia Navigando. L’estensore di questo pezzo delirante, continua nell’annunciare in modo trionfale, che il Socio privato ha messo i soldi sul tavolo, e che i detrattori degli interessi della città gufavano sul futuro roseo di questa iniziativa, auspicando che la soluzione, visto l’indebitamento paventato, fosse quella di portare i libri in tribunale”. Il consigliere Marracino, ancora una volta denigra in maniera bassa e volgare un articolo di giornale, (giornalino, pezzo delirante… aggettivi che qualificano il consigliere ancor prima del giornale che va a giudicare) articolo che tuttavia deve prendere per buono visto che vi basa un’intera comunicazione diffusa a tutta la stampa (giornalino delirante compreso). Non contenta dell’atteggiamento irridente nei confronti di chi fa il proprio mestiere (e senza il quale il capogruppo del Pd non avrebbe avuto modo di conoscere i fatti), la Marracino con evidente modestia, dopo aver insultato chi scrive, loda se stessa per il diverso approccio di analisi.

“La sottoscritta – aggiunge il consigliere – è quella che esaminando in maniera critica e professionale la situazione economica della Capo d’Anzio, in più occasioni pubbliche dal Consiglio Comunale alla Commissione Trasparenza, attraverso la lettura dei bilanci, è arrivata alle logiche conclusioni, e non gufando. Chiunque guardi con realismo lo stato di inerzia totale in cui versa il faraonico progetto denominato Marina di Anzio sarebbe arrivato alle stesse mie conclusioni. Non essendoci stata alcuna smentita ufficiale da parte del Comune, ho richiesto la documentazione di cui l’estensore del “pezzo giornalistico” si vantava di essere l’unico “ben informato”. Ho prontamente ricevuto quanto da me richiesto, la documentazione di cui si parla nel giornale consiste in due lettere della Società Marinedi, datate 11 e 25 settembre, e dato il lungo tempo trascorso dal suo ricevuto debbo ritenere che il Sindaco le abbia giustamente ignorate ed accantonate, in quanto le stesse sono irricevibili ed offensive per la città. Il contenuto delle due missive riguardavano in ordine di tempo, la prima (datata 11 settembre):

  1. Un’ informativa al Comune di Anzio, nella persona del Sindaco, che la società Marinedi srl intendeva conferire ad un Fondo di Finanza alternativa il suo ramo di azienda contenente la partecipazione nella Capo d’Anzio Spa. In tal senso ho fatto delle indagini approfondite per accertare la veridicità di quanto affermato testualmente “primaria società di Milano”, e non sono riuscita a trovare alcun riscontro di quanto affermato. L’unica società, di cui si fa riferimento nella lettera, denominata ADVAM s.g.r. non ha sede in via Tortona Milano ma in via Canova 1 Milano, ed il telefono presente tra i contatti internet non risulta essere attivo. Sempre dal sito internet, ho trovato, che questa società di gestione risparmio, gestisce due fondi speculativi, uno short e uno di lungo termine: fondo di diritto Maltese. Detta missiva si conclude con la richiesta al Comune di Anzio circa il proprio gradimento sull’operazione di cessione. La Marinedi forse ignora, o fa finta di ignorare, che è ancora in corso un giudizio intentato dal Comune di Anzio per la riacquisizione delle quote attualmente intestate alla società Marinedi srl dell’Ing. Marconi (39%). Ritengo pertanto che il Comune di Anzio rammenti alla società Marinedi, che fin a quando non ci sarà una sentenza definitiva relativa alla causa intentata per l’estromissione del socio Marinedi, ogni atto che riguarda trasferimenti od altro delle azioni del Capo d’Anzio Spa non può nemmeno essere preso in considerazione.
  2. La seconda lettera, del 25 settembre 2018, contiene al suo interno una proposta di acquisto del 61% delle quote detenute dal Comune di Anzio (cittadini di Anzio) nella società Capo d’Anzio Spa per la somma di € 4.850.000,00. La proposta è argomentata con artifizi stilistici fuori da ogni nesso razionale, e nulla si dice in merito all’effettiva esistenza di mezzi finanziari occorrenti per l’acquisto delle azioni, altro che soldi sul tavolo! Se qualcuno ha interesse a convincere la cittadinanza che la Società Marinedi  agisce nell’interesse della collettività, addirittura fornendo, finalmente, i mezzi finanziari che servono per la realizzazione del Porto di Anzio (non potendolo fare in proprio il Comune per i vincoli del Decreto Madia) deve anche spiegare che la Marinedi d’accordo con una Società di gestione risparmi (ADVAM sgr) vuole consegnare la proprietà della Capo d’Anzio in un Fondo di finanza alternativa, quindi speculazione ad alto rischio, nell’intento di consegnare di fatto la proprietà del Porto di Anzio ad ignoti “speculatori” di dubbia identificazione. Io ed il Partito di cui mi pregio di essere capogruppo in Consiglio, faremo in modo di impedirlo con qualunque mezzo”.