Il decesso del delfino spiaggiato ad Anzio, deceduto nonostante le cure, ha fatto lanciare una allarme a Zoomarine che stigmatizza il fatto che su 7mila km di costa non ci sia un centro di primo soccorso per mammiferi marini.
Renato Lanzi, esperto internazionale di mammiferi, che ha partecipato ai soccorsi dell’animale rinvenuto in fin di vita a Lido dei Pini, e curato sul posto per oltre 11 ore dice la sua. “A differenza di altri paesi europei dove operano strutture in grado di accogliere e offrire una immediata assistenza in casi come quelli di ieri, l’Italia non è attrezzata per questo tipo di interventi. Il delfino, un maschio appartenente alla specie Stenella comune, era stato rivenuto ieri in evidente stato di disorientamento, mentre nuotava in acque limitrofe al bagnasciuga cercando di spiaggiarsi. Soccorso inizialmente dall’intervento di alcuni passanti entrati in acqua, il delfino è stato poi affidato alle cure di un team di volontari che ha visto lavorare assieme per ore: Capitaneria di Porto, Vigili de Fuoco, Asl Roma 6, Croce rossa Italiana, Guardie zoofile di Anzio e Nettuno, Zoomarine e Zoomarine Trust Onlus che hanno inviato sul posto un team di esperti fra cui biologi, esperti in comportamento dei mammiferi e due veterinari.
Le autorità locali, sotto cui ricade la responsabilità di primo intervento in questi casi, hanno coordinato congiuntamente con il team della Zoomarine e della Zoomarine Trust Onlus la fase di diagnostica iniziale sul delfino spiaggiato con il prelievo di campioni di sangue, l’esame ecografico grazie all’utilizzo di un apposito apparato ecografico portatile e la somministrazione di fluidi per la reidratazione. A fine pomeriggio i Vigili del Fuoco riuscivano inoltre ad installare una piscina portatile per creare una zona si assistenza protetta. Nonostante il pronto intervento e gli sforzi della squadra di primo soccorso, dopo circa 11 ore di assistenza le condizioni molto compromesse del delfino ne causavano la morte. Un centro di primo soccorso potrebbe non solo curare i casi limite, come quello di questo cucciolo di delfino, ma anche avviare una seri di studi sulle acque e i problemi che stanno accusando diversi mammiferi marini. Solo lo scorso anno nella costa tra Nettuno e Ardea sono stati rinvenuti almeno 4 delfini deceduto e altrettante tartarughe marine, alcune delle quali, curate al centro di primo soccorso di Napoli, sono poi state di nuovo liberate in acqua.