Lo scorso 3 novembre un uomo ferito a colpi d’arma da fuoco si è presentato all’Ospedale di Anzio per le cure del caso, accompagnato dalla fidanzata. Si tratta di una coppia di ragazzi di Aprilia che, come si è scoperto in seguito alle serrate indagini del Commissariato di polizia di Anzio e Nettuno, erano andati a trovare un uomo di Anzio, residente a Lavinio, noto pregiudicato. Durante la serata i tre amici bevono qualcosa insieme. Poi vanno al bar a Lavinio Stazione tutti e tre insieme e bevono ancora. A questo punto ii due fidanzati litigano per motivi banalissimi. Il pregiudicato assiste allo scontro e difende la ragazza. L’ altro uomo, che aveva discusso con la compagna interviene e intima al pregiudicato di Lavinio di farsi gli affari suoi. Senza colpo ferire il pregiudicato di Anzio, Luigi Lalima, entra nella sua casa di Lavinio, che si trova in prossimità della stazione ferroviaria, esce e spara quattro colpi contro l’uomo ferendolo alle gambe e all’inguine. Il ferito e la ragazza di recano di corsa all’ospedale, l’altro invece si da alla fuga. L’uomo ferito, quando in ospedale sopraggiunge la volante del Commissariato di Anzio fa il reticente. Gli uomini della polizia portano la don a in Commissariato e ricostruiscono tutta la storia. Iniziano subito le ricerche del responsabile dell’aggressione e la ricostruzione dei fatti viene inviata in Procura. Il Giudice quindi dispone l’arresto del responsabile che tuttavia si è reso irreperibile. Ieri mattina un agente in borghese ha riconosciuto Lalima mentre a bordo di una Smart si dirigeva in prossimità della sua abitazione. Poiché era noto che l’uomo era solito tentare la fuga da un buco nella recinzione che dava sui binari, i poliziotti hanno circondato la casa e, quando hanno bussato per fermalo lo hanno visto tentare di fuggire proprio verso la stazione. Ad attenderlo due agenti che lo hanno fermato. Immediatamente è scattata la perquisizione dell’abitazione anche con l’ausilio delle unità cinofile. Si cercava ovviamente, l’arma con cui Lalima aveva sparato all’amico. Il cane della cinofila ha fiutato qualcosa in giardino e i poliziotti hanno rinvenuto una pistola semiautomatica calibro 7,75 con due caricatori senza proiettili. L’arma non è quella utilizzata per sparare all’uomo ferito ed aveva la matricola abrasa. Lalima al momento dell’arresto è stato accusato di lesioni aggravate e detenzione illegale di arma comune da sparo.