Dare nuova vita a zone verdi incendiate o degradate, valorizzare il patrimonio ambientale di Anzio e Nettuno e puntare alla forestazione delle zone urbane con il contributo di soggetti pubblici o privati. Questa è la missione del gruppo Reforest, sbarcato sul litorale nel maggio scorso con la costituzione del gruppo locale “Reforest Anzio e Nettuno”.
L’associazione mette in campo le proprie professionalità coinvolgendo le realtà locali attraverso varie attività la prima è la “forestazione” che consiste nella messa in dimora in aree pubbliche o private di uno o più alberi di diverse dimensioni o specie che siano coerenti con il territorio di impianto. Reforest propone anche la pratica del “vivaio diffuso” con cui vengono fatti crescere semi e piante sul proprio balcone, terrazzo o giardino e poi donarli quando pronti per le iniziative di forestazione, valorizzando l’autoproduzione e i processi partecipativi. Le ultime due iniziative che vengono portate avanti sono “Libera l’Albero”, in cui vengono sfalciate e liberate le giovani piante dalle erbacce che potrebbero impedirgli la crescita, e “Adotta un albero” dove ogni persona coinvolta annaffia e si prende cura di uno o più arbusti in periodi critici come l’estate. L’ultima iniziativa organizzata è stata la “Festa degli Alberi” che ha visto protagonisti 100 bambini della scuola “Eufemi” di Tre Cancelli che hanno piantato 50 querce in una zona del bosco di Foglino distrutta 30 anni fa da un incendio e si prenderanno cura anche di 200 ghiande che hanno invasettato e poi vedranno crescere. Coinvolti in questo evento del 21 novembre scorso anche i ragazzi della Casa Famiglia il ”Delfino” e la “Tartaruga” insieme a quelli della Fattoria Sociale Asino Chi Legge.
“L’importanza di questa giornata – spiegano da Reforest Anzio e Nettuno – risiede nella rappresentatività del modello Reforest che abbiamo voluto realizzare e che vorremmo vedere replicato nelle diverse realtà. Coinvolgere diversi attori locali, siano essi scuole, associazioni, organizzazioni, che realtà terze, case famiglia, CAS, liberi cittadini e così via è il primo passo. Fare poi un intervento insieme in cui nel concreto, oltre all’azione di messa in dimora degli alberi, quindi la parte di riforestazione, siano proposte le altre azioni di Reforest come il “vivaio diffuso” o l’”adotta l’albero” è un ulteriore passaggio”.
“È stato un momento di condivisione, di sensibilizzazione e creazione in cui l’unione ha fatto la forza – aggiunge la referente locale Daria Gabriele – Quello che ci auguriamo è che sempre più persone sposino il nostro progetto partecipando attivamente alle nostre iniziative. Il gruppo è aperto ad associazioni, enti, singoli cittadini che credono nella possibilità di poter cambiare le sorti di questo pianeta in meglio. Perchè anche i grandi cambiamenti iniziano da un primo passo, nella giusta direzione”. Per informazioni visita la pagina FB # ReforestAnzioNettuno o scrivi a Reforest.lazio@gmail.com
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