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Servizi di advisor per il patrimonio comunale a Nettuno, gara contestata

E' stata protocollata al Comune di Nettuno una relazione di servizio legata a presunte irregolarità in alcuni atti amministrativi dell'Ente,

Il Comune di Nettuno

E’ stata protocollata al Comune di Nettuno una relazione di servizio legata a presunte irregolarità in alcuni atti amministrativi dell’Ente, in relazione ai Bandi di gara per l’affidamento in concessione di alcuni impianti sportivi comunali. Bandi che (a questo punto fortunatamente) sono andati deserti. In particolare nella relazione dirigenziale si muovono diversi rilievi e aperte contestazioni in merito ad un contratto sottoscritto (ma di cui si sono perse le tracce) con una società che offre servizi di advisor ai fini della valorizzazione del patrimonio immobiliare.
La relazione dirigenziale, nello specifico contesta il fatto che l’affidamento diretto (seguito ad un bando in cui non è stato possibile procedere all’assegnazione per carenza di requisiti) non sia giustificato né ancorato all’Atto di indirizzo a cui fa riferimento, che si limita ad indicare casi circoscritti in cui non si fa alcun riferimento agli impianti sportivi. Ma contesta anche il fatto che all’advisor si chiedono precisi compiti non svolti. Peggio ancora. Per l’assegnazione del bando si chiedevano almeno 5 anni di esperienza nel settore condizione che la ditta che infine si è aggiudicata l’appalto, non rispetta poiché risulta costituita nel 2017. Un altro elemento essenziale che non viene rispettato, secondo la relazione inviata al Commissario prefettizio e al Segretario regionale, responsabile dell’anticorruzione, è quella della durata dell’incarico a cui, nell’assegnazione dell’appalto, non si fa alcun riferimento. Entrambe le questioni sono motivo di immediata decadenza dell’appalto. Ad aggiudicarsi la gara la Ieopa srl. Infine, nella relazione dirigenziale con cui si contesta tutto l’iter (compresi i calcoli matematici sulla percentuale riconosciuta alla società che ha calcolato i suoi introiti su un patrimonio comunale di 13 milioni e non di 10, come indicato dal comune) si fa riferimento al fatto che i bandi che sono andati deserti, prevedevano a carico di chi era pronto a prenderli in carico, il pagamento immediato della somma di 9mila euro, basato su una stima presunta del valore degli immobili. Una serie di irregolarità su cui ora il Segretario comunale, anche responsabile dell’anticorruzione, dovrà fare luce.