“Anche oggi disastro Trenitalia. Il treno delle 7,18 da Lavinio s’è fermato 10 minuti nel vuoto a Campo di Carne, poi è rimasto fermo 20 minuti ad Aprilia, per non meglio precisati inconvenienti tecnici tra le stazioni di Campoleone e Pomezia. Mentre il treno era fermo da 35 minuti il capotreno comunicava un ritardo di 10 minuti. Poi il messaggio è diventato ‘questo treno potrebbe subire un ritardo che comunicheremo in seguito’. Mentre l’inutile Infomobilità dice che ci sono 6 minuti di ritardo ma in realtà sono stati superati i 30. E il treno precedente a questo è bloccato a Campoleone. E hanno anche potenziato le infrastrutture. Dovevamo essere a Roma alle 8,15 e alle 8,30 siamo ancora fermi ad Aprilia”. Questo lo sfogo amaro di un pendolare che va a Roma per lavoro e che negli ultimi dieci giorni ha inanellato una serie di ritardi pazzeschi. Trenitalia è evidente che non riesce ad offrire un servizio adeguato al punto che chi ha impegni lavorativi deve cercare soluzioni alternative per raggiungere il posto di lavoro senza farsi licenziare o l’università quando ci sono esami. Una situazione esasperante per molti. Se questo è il servizio di trasporto pubblico è chiaro che la situazione non è gestibile né ragionevole. Si promettono miglioramenti e si ottengono disagi a catena. Al momento i pendolare non hanno certezza dell’orario di arrivo e non sono certi neanche di come e quando torneranno.
Disastro Trenitalia, ancora un giorno nero per i pendolari del Litorale
"Anche oggi disastro Trenitalia. Il treno delle 7,18 da Lavinio s’è fermato 10 minuti nel vuoto a Campo di Carne, poi è rimasto fermo 20 minuti ad Aprilia,