Sono indignati i vertici del Comitato per il Monumento al Pescatore di Anzio a causa dell’iniziativa di un cittadino che, tramite legali, ha fatto accesso agli atti in Comune per capire l’iter che ha portato alla realizzazione della statua. Di seguito lo sfogo dei vertici del Comitato.
“Questa settimana, sono stato informato che un abitante di Anzio tramite il suo legale ha fatto richiesta al Comune di Anzio di accedere agli atti per controllare se il Comitato per il monumento al pescatore che ha installato la statua del pescatore nel giardino di Largo Bragaglia ha ricevuto tutti i documenti necessari per eseguire detti lavori.
Sono rimasto senza parole. Un comitato non politico formato da pescatori, pensionati commercianti che si adopera a fare qualcosa di bello per la sua città, fa fare una statua di marmo di Carrara a propria cura e spese, la dona alla sua bella città, per installare il monumento si adopera a bonificare un giardino ridotto ad una discarica con alberi morti ed abbandonati piante cresciute in dismisura e rifugio di topi, panchine rotte e pericolose, luce fioca ed mal funzionante, scritte sui muri, rifugio di ragazzi. Abbiamo ripulito i muri, potate le buganville inselvatichite, tolti gli alberi secchi e pericolanti, potato gli alberi gli alberi, ripiantato il prato con il prato pronto messi a dimora alberi di ulivo e palme pregiate, lungo il muro abbiamo messo a dimora 60 piante per formare una siepe a protezione del muro potenziato i lampioni della luce installato del monumento o delle telecamere a protezione, l’acqua della fontanella formava dei rigagnoli dando origine a delle pozzanghere con i nostri muratori e l’autospurgo abbiamo ripristinato i tubi intasati dalla sabbia e stato fatto un basamento tutto in travertino lavorato dalla ditta Vellitri Dino e qui il Comune ci ha donato ventimila euro e per questo lavoro abbiamo un debito con i nostri fornitori di 4000 euro alcuni sono stati pagati con i nostri soldi cioè i soldi del comitato. Il nostro lavoro è sotto gli occhi di tutti abbiamo fatto tutte le cose in regola con tutta la documentazione con le ditte in regola con il durc.
Tutti i soldi che ci hanno donato sono state emesse ricevute o fatture i soldi sono usciti con i due tesorieri che hanno saldato a seguito fatture i nostri conti sono stati tutti pubblicati su i nostri siti di Facebook, abbiamo fatto le cose con la massima trasparenza non abbiamo avuto ne compensi ne rimborso spese, tutti i soldi che abbiamo ricevuto sono transitato poco sul nostro conto corrente i soldi dati da comune alle 11 li abbiamo ricevuto alle 15 li abbiamo versati. Tutto questo – concludono – per mettervi a conoscenza di questo fatto increscioso che ci ha amareggiato e ci ha toccato personalmente ha offeso la nostra dignità. Non dico altro. Icittadini di anzio Orgogliosi e fieri Portodanzesi veri, I presidenti Salvatore Spina e Ciro Spina”.