Il Tribunale di Roma ha respinto il ricorso proposto dal Commissario della Ipi Mario Moricone con cui chiedeva al comune di Nettuno il saldo di una fattura di 755mila euro legata a servizi resi quando la gestione Ipi era scaduta e senza proroga. Il Tribunale sottolinea nell’ordinanza, pubblicata integralmente dall’ex Assessore all’Ambiente del Comune di Nettuno Daniele Mancini, il difetto di poteri del Commissario Moriconi, che quando ha presentato l’istanza non aveva capacità processuale né di rappresentanza e gli nega la provvisoria esecuzione per accedere alle somme contestate. Somme che l’Amministrazione comunale di Nettuno, prima durante l’Amministrazione 5 stelle e poi con il Commissario prefettizio Bruno Strati, sono state utilizzate per anticipare gli stipendi in sospeso del personale.
“Abbiamo dimostrato competenza e lungimiranza. Indirizzo politico corretto in tutto e per tutti”. Questo il commento a caldo dell’ex assessore all’Ambiente Mancini. “L’ordinanza dimostra come la scelta di non dar seguito ai pagamenti richiesti dal Commissario Straordinario IPI Moriconi, pretese poste poi a fondamento del decreto depositato in tribunale dallo stesso, sia stata giuridicamente corretta. Il commissario, come già ai tempi sottolineato, non aveva più alcuna legittimazione e dunque non poteva vantare alcuna pretesa economica. La nostra prima preoccupazione e priorità amministrativa fu quella di pagare gli operai per tutte le somme dovute sostituendoci direttamente in surroga alla società appaltatrice, anche se commissariata, somme dovute per diritto essendo creditori privilegiati e per senso di giustizia e riconoscimento delle loro prestazioni lavorative. Tutto questo ha anche, ovviamente, garantito il buon funzionamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e tutelato i soldi dei nettunesi e le risorse economiche dell’Ente. E così agimmo. Questa è un’altra prova tangibile del nostro valore di Amministratori Pubblici.
Una grande soddisfazione e anche un auspicio per il futuro di Nettuno. La buona amministrazione è possibile solo attraverso la trasparenza, competenza e piena libertà di agire da buon padre di famiglia. Informarsi è unica via per una scelta giusta per il bene comune e l’interesse generale. Questo provvedimento del Tribunale di Roma si aggiunge al nostro “curriculum” collettivo di ex Giunta. Queste le nostre referenze. Parlano i fatti e gli atti”.