Ad avvisare i caschi bianchi guidati dal Comandante Sergio Ierace, la moglie che non vedendo rincasare il marito ha dato l’allarme.
L’uomo è stato trovato nel giardino di casa accasciato su un tavolino. La coppia non residente ad Anzio era domiciliata in un appartamento in affitto di Lavinio, lui ex operaio della Fiat era stato portato in ambulanza al pronto soccorso due giorni prima per difficoltà respiratorie ma in quell’occasione ha rifiutato il ricovero ed ha preferito tornare a casa.
La macabra scoperta della Polizia Locale però non è stata l’unica della giornata, poiché lo stato di degrado in cui versava l’appartamento in cui viveva la famiglia originaria del nord d’Italia appariva immediatamente preoccupante più che altro per la presenza di quattro minori, figli della coppia, tutti in tenera età, nati tra il 2009 ed il 2011 costretti a vivere in stanza sudicie, con rifiuti sparsi ovunque, locali nauseabondi, un appartamento trasformato in discarica per il quale la Polizia Locale aveva gia ricevuto segnalazione procedendo qualche mese fa a sopralluoghi che riguardavano il giardino dell’immobile per l’immondizia posta li in giacenza, procedendo per tali motivi a sanzionare la coppia e non avendo idea che quanto all’epoca fu visto in giardino rispecchiasse quanto poi rinvenuto all’interno dell’abitazione.
Immediato l’intervento dei servizi sociali e la decisione di procedere all’affidamento dei quattro bambini a strutture esterne. La madre, una donna di 35 anni, appariva lei stessa vittima di una vita di stenti condotta in una abitazione in stato di abbandono. Nel corso del sopralluogo infatti il Dirigente della Polizia Locale Sergio Ierace ha comunicato al Tribunale dei Minori la necessità di procedere all’allontanamento dalla casa familiare dei minori in questione, mentre i servizi sociali hanno ricercato strutture idonee all’accoglienza dei fanciulli di età compresa tra i 7 ed i 9 anni.
Le visite pediatriche eseguite descrivono i minori in buono stato di salute ma denutriti, sudici e con diverse piccoli problemi cutanei dovuti proprio ad una vita condotta in luoghi insalubri. La denuncia inviata al Tribunale dei Minorenni di Roma è il primo passo verso una nuova vita lontano dai maltrattamenti cui questi erano sottoposti.