Home Attualità Incontro d’urgenza in sede, le Associazioni sgomberate pronte a lottare

Incontro d’urgenza in sede, le Associazioni sgomberate pronte a lottare

Si sono incontrate in serata le Associazioni sgomberate dalla sede della Ex Divina provvidenza, a Nettuno, con un’ordinanza dirigenziale di cui nessuno è stato informato. All’improvviso, dopo aver letto del documento sull’Albo pretorio, si ritrovano in mezzo ad una strada gli 820 iscritti al centro anziani Romani, che ha una serie di impegni presi con gli associati, relativi a corsi di ginnastica e yoga che sono stati già pagati e che non sanno come poter garantire. Gli anziani hanno già organizzato anche il Capodanno, come sempre in sede, ed ora si ritrovano senza soluzioni di sorta. Lo stesso vale per le Associazioni che sono tutte unite in quella che intendono far diventare una battaglia per poter continuare ad usufruire dei locali che hanno a disposizione da una vita. La Ibis, che offre corsi di ceramica e appuntamenti culturali, la Banda Città di Nettuno, che si esercita ogni settimana presso i locali della Ex Divina provvidenza e davvero non saprebbe dove altro riunirsi, il gruppo teatrale Rezza e Mastrella, che si è distinto a livello nazionale e internazionale, che ha conquistato proprio quest’anno un Leone d’oro alla carriera, a cui vengono proposte direzioni artistiche di rilievo ma che ha sempre mantenuto a Nettuno la sua base operativa e creativa. Nella riunione di questa sera sono emerse incertezze e paure per il futuro prossimo ma c’è anche tanta tanta rabbia. “Nessuno ci ha convocato – spiegano all’unisono – per farci presente la situazione e per valutare insieme possibili soluzioni. Ci siamo dovuti ritrovare con un’ordinanza di sgombero di cui siamo venuti a conoscenza per caso. Su questa struttura noi abbiamo sempre investito, anche a fronte di un Comune spesso distratto che da anni non ha portato avanti alcuna manutenzione ordinaria e straordinaria, che non ha fatto nulla per adeguarsi alle norme che oggi richiama nell’ordinanza con cui ci butta fuori. Il Dirigente di settore si accorge solo ora dei problemi dell’edificio ma certamente la Ex Divina provvidenza non è l’unico edificio a cui mancano dei requisiti. E’ ingiusto che dobbiamo pagare noi oggi le inadempienze di chi non ha operato correttamente”. Ma non si tratta solo di recriminazioni formali, le Associazioni sono pronti a dare battaglia a livello legale e anche a valutare l’occupazione della struttura per reagire a quello che ritengono un sopruso. “Chiederemo al Dirigente le certificazioni di tutti gli edifici comunali, oppure lo sgombero degli stessi, dall’Ostello al Palazzo di via Battisti. Tutti noi abbiamo sempre mantenuto il decoro e la sicurezza di questa struttura, quello che sta accadendo è inammissibile”. Alla riunione hanno preso parte anche l’ex assessore ai Servizi sociali Simona Sanetti e l’ex Vicesindaco Daniele Mancini che, a nome dell’Associazione Nettuno progetto comune, si sono schierati con gli sfrattati offrendo anche supporto legale. La situazione di molti edifici comunali è ben nota e la sicurezza è una problematica importante e di rilievo, che non si può trascurare, tuttavia la convinzione di tutti è che si sarebbe dovuta trovare un’altra via, più diplomatica e che prevedesse la concertazione di una decisione così drastica con le realtà così penalizzate, per risolvere la situazione. Lo sgombero per tutti è un modo superficiale degli uffici di lavarsi le mani di problemi che, per alcune realtà sociali e associative, rappresentano un vero dramma.