Sono 140 tra malati e personale della sottosezione di Albano dell’Unitalsi, di cui fanno parte anche i volontari di Anzio e Nettuno, che con le loro famiglia (tra cui molti concittadini di Nettuno) le persone che sono partiti lunedì 15 ottobre alle 8 di mattina dalla stazione Ostiense per raggiungere Lourdes. Si tratta del pellegrinaggio annuale che l’Unitalsi organizza per i propri malati e per i pellegrini, ma questa volta a causa di un alluvione che ha interessato il sud della Francia precisamente Carcassonne, con piogge molto abbondanti, ci sono stati dei disagi davvero immensi. In Francia la situazione era di una tale gravità da aver causato la morte di dieci persone. Le piogge torrenziali e le inondazioni hanno messo in ginocchio il dipartimento dell’Aude. Nella zona è scattato l’allarme rosso e la piena ha raggiunto un livello senza precedenti dal 1891, almeno 1000 le persone evacuate. Questa situazione ha causato anche il blocco ferroviario ed ha impedito ai malati e ai volontari di Nettuno di raggiungere la Grotta di Massabielle negli orari previsti di martedì 16 ottobre con il normale percorso. Tuttavia il personale volontario, le sorelle e Barelliere che accompagnano i malati ci ha fatto sapere che nonostante il disagio estremo, le tante ore passate bloccati (molti ragazzi hanno l’ossigeno e difficoltà oggettive) l’aria che si respira tra i malati sul treno è di serenità e di incontenibile gioia avendo saputo che proseguendo fino a Parigi e tornando giù verso Lourdes hanno potuto comunque continuare il viaggio che all’inizio si pensava invece, che dovesse essere interrotto. L’odissea dei malati e dei loro accompagnatori, medici e personale sanitario dell’Unitalsi è finita, dopo circa 40 ore di viaggio con l’arrivo alla metà alle 23,30 di ieri sera.
Le ferrovie francesi, in crisi per l’ondata di maltempo che investito il Sud del Paese, hanno collaborato al meglio per contenere i disagi per i malati, assistiti da medici e dagli accompagnatori dell’organizzazione che organizza i viaggi della speranza.