Il Commissario straordinario del Comune di Nettuno Bruno Strati ha approvato una proposta di deliberazione con cui si approva lo Studio di fattibilità per i lavori di restauro e manutenzione del palazzo comunale. L’opera nel suo complesso costerà 1,6 milioni di euro.
“Il Commissario straordinario – si legge nel documento pubblicato sull’Albo pretorio del comune – con i poteri della Giunta Comunale, DATO ATTO CHE l’intervento rivolto alla sistemazione del Palazzo Comunale è stato posticipato al 2019 in quanto l’Amministrazione ha ritenuto di dare priorità ai progetti rivolti alle sistemazioni stradali e provvedimenti per mitigare i danni da piogge alluvionali (vedi Foce del Fosso Loricina); che è possibile ad oggi avviare anche la progettazione, con l’ausilio della Cassa Depositi e Prestiti, alla messa in sicurezza del Palazzo Comunale ai sensi della normativa vigente, per assicurare la sicurezza e la pubblica incolumità nei luoghi dove si svolgono i pubblici servizi e tutelare i beni storico-monumentali quali patrimonio pubblico; Il Palazzo Comunale, che si trova in un forte stato di degrado, necessita dell’urgente messa in sicurezza degli spazi fruibili dal pubblico e dell’eliminazione di eventuali rischi per la pubblica incolumità; RILEVATO che il Palazzo Comunale necessita di interventi di adeguamento e miglioramento sismico, adeguamento impiantistico e interventi di messa in sicurezza finalizzati all’ottenimento dell’agibilità, accessibilità e superamento delle barriere architettoniche, efficientamento energetico, restauro e miglioramento ecosostenibile dell’edificio; RITENUTO necessario provvedere all’affidamento dell’incarico professionale per la redazione del progetto definitivo dei lavori di “restauro e manutenzione del palazzo comunale”, secondo il calcolo della parcella professionale al fine di potere procedere all’avvio delle procedure di affidamento dell’incarico professionale per la progettazione dei lavori di cui sopra, non avendo a disposizione i fondi necessari sul Bilancio comunale, risulta necessario procedere al ricorso al fondo rotativo per la progettualità istituito con la Legge 459/95 e smi; è stata apportata variazione al Programma triennale delle Opere Pubbliche nel quale al punto n. 16 è inserita l’opera di “Restauro e Manutenzione Straordinaria Palazzo Comunale” per un importo di € 1.600.000,00 su Nuovo Mutuo così suddiviso:
A LAVORI A BASE D’ASTA
a.1 Opere provvisionali € 130.678,32
a.2 Lavori: Interventi in facciata € 554.387,78
a.3 Lavori : Interventi di adeguamento sismico e normativo € 547.812,03
a.4 Sommano lavori compresi oneri della sicurezza € 1.232.878,13
B SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMM.NE
b1 Per imprevisti e vari compresa IVA € 10.500,00
b2 Per allacci vari compresa IVA € 1.700,00
b3 Per spese di pubblicità e varie € 3.000,00
b4 Per IVA sui lavori in ragione del 10% € 123.287,81
b5 Spese tecniche (Progettazione, PSC, rilievi, autorizzazioni, verifica/validazione, Supporto, ecc…): per Preliminare e definitivo € 123.270,36
b6 Spese per progettazione esecutiva, D.L., liquidazioni, ecc… (35%) € 32.500,00
b7 Per Collaudo tecnico-amministrativo (35%) € 5.000,00
b8 Cassa 4% su voci b5 – b6 – b7 € 6.430,81
b9 IVA 22% Su spese tecniche, Cassa e previdenza € 36.784,26
b10 Incentivo art.113 D. L.gvo 50/2016 € 24.654,07
b11 Sommano somme a disposizione € 367.127,31
TOTALE € 1.600.000,00
RAVVISATA LA NECESSITÀ di dovere approvare lo studio di fattibilità al fine di potere ricorrere all’anticipazione di euro 123.270,35 lordi, pari al 10% del costo presunto dell’opera, per fare fronte agli oneri per la redazione del progetto preliminare/definitivo dei lavori delibera di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, lo studio di fattibilità per l’intervento; di dare atto che la spesa complessiva dell’opera prevista in € 1.600.000,00 trova la sua disponibilità con richiesta di mutuo nel 2019 alla Cassa Depositi e Prestiti, con l’inclusione della quota relativa all’incentivo art.113 pari ad € 24.654,07 da imputare sul Capitolo dell’opera ai sensi del D.Lgs 50/2016, non essendo soggetto al vincolo posto al complessivo trattamento economico accessorio dei dipendenti degli enti pubblici”.