Numerosi amici e simpatizzanti di “Alternativa per Anzio”, ai quali si sono aggiunti cittadini di buona volontà che hanno risposto all’appello, domenica mattina si sono dati appuntamento per una domenica diversa presso la stazione di Lavinio, luogo nevralgico e simbolico del quartiere.
Sotto lo sguardo incredulo ed incuriosito dei passeggeri, i volontari hanno “bonificato” la sala di attesa della stazione e relativi spazi esterni, per poi spostarsi nella zona parcheggio.
L’intenzione era quella di bonificare la scala a chiocciola in cemento armato che dal cavalcavia scende direttamente nel parcheggio a ridosso della banchina pedonale della ferrovia, scala utilizzata anche da numerosissimi ragazzi, studenti del plesso scolastico “Virgilio” per raggiungere il quartiere “Zodiaco”.
Il piccolo grande esercito munito di scope, guanti e sacchi, dopo i primi 20 gradini ha dovuto arrendersi all’inaspettato: cumuli di immondizia di vario genere, rifiuti speciali, siringhe e relativi kit, giacigli improvvisati, hanno portato alla luce in modo violento una realtà che in molti, troppi fanno finta di non vedere.
Il degrado e la situazione di emergenza sanitaria in cui versa la scala in questione è li da anni, infatti tornano alla mente le denunce fatte anche attraverso la stampa da parte dei residenti nel corso degli anni, ma Mai nessuno ha provveduto in alcun modo.
Da una iniziativa simbolica (neanche tanto visto il buon risultato dopo il bliz) è nato un impegno concreto: i promotori della “domenica contro il degrado” hanno chiesto seduta stante al consigliere Luca Brignone di “Alternativa per Anzio” (anche lui presente con pala e ramazza), di fare urgentemente una interrogazione comunale sulle inimmaginabili condizioni in cui versa la scala; soprattutto è stato chiesto di monitorare le azioni che verranno messe in campo in modo cadenzato (si spera) da parte dell’amministrazione per risolvere il problema, perché siamo sicuri o almeno lo auspichiamo, che il problema sarà risolto a stretto giro. Grazie a tutti, soprattutto ai molti che si sono fermati a fare quattro chiacchiere a difesa del bene comune”.
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