“Siamo felici per i risultati che si stanno concretizzando a favore dei cittadini, anche con un fastidioso ritardo, dopo che un anno fa indicammo agli uffici di provvedere e dando a loro risorse economiche e umane per farlo”. Torna a parlare di Cimitero, ribadendo i toni polemici con gli uffici di riferimento, l’ex vicesindaco di Nettuno Daniele Mancini a commento della notizia con cui abbiamo annunciato l’avvio dei lavori di riqualificazione delle ringhiere al Cimitero.
“Anche sul fronte gestionale – aggiunge l’ex vicesindaco – stanno entrando i nuovi posti liberati grazie al censimento generale avviato e voluto dal sottoscritto come assessore ai servizi cimiteriali: 22 posti che porteranno risorse nelle tasche della città. Peccato che nessuno mai avesse fatto qualcosa del genere in tanti anni di amministrazione e responsabilità della cosa pubblica. Se a casa propria si spengne una luce del lampadario, si sostituisce la lampadina. Non si compra un nuovo lampadario e si appende vicino a quello con la lampadina esaurita. Questo per dire che gli ampliamenti per centinaia di migliaia di euro erano necessari ma hanno fatto incassare somme ingenti solo e soltanto ai privati e zero ai cittadini nettunesi. Fatevi raccontare questo da chi vi chiederà il voto a maggio 2019″. Il comunicato di Mancini sembra quasi una replica alla disavventura dell’ex consigliere di opposizione Genesio D’Angeli, che qualche ora fa ha rischiato di vedersi cadere intesta un pezzo di calcinaccio. Una cosa è certa, il degrado nella struttura, che ci viene segnalato ininterrottamente da molti cittadini, è ad un livello non più tollerabile.
