“Quando ci siamo insediati – spiega Mancini – abbiamo trovato nel cimitero una situazione di semi abbandono. Non c’era un archivio delle presenze, della manutenzione, e non era possibile valutare in tempo reale scadenze, disponibilità e reali esigenze. Una situazione che nel corso degli anni ha causato danni economici all’Ente a causa dei mancati incassi. Oggi sappiamo che il cimitero conta 15mila posti perché abbiamo avviato un censimento generale che ha fornito i primi dati utili. Prima della caduta della giunta avevamo dato indicazione di inserire i dati nel sistema informatico del Comune per avviare una sana gestione di questo grande patrimonio comunale. Nel corso degli anni, prima delle nostre iniziative, nessuno ha mai pensato di mettere a regime la situazione, di recuperare i loculi in scadenza e di garantire gli introiti necessari alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area, compreso il rifacimento del pavimento della chiesetta che fa parte della storia di Nettuno e che da anni giace chiusa e impraticabile. Nonostante con molti sforzi abbiamo trovato anche i fondi per riparare inferiate e corrimano e restituire il decoro minimo per gli utenti, ad oggi i lavori commissionati e richiesti al settore Lavori pubblici con atto formale, non sono stati realizzati. Il nostro obiettivo – conclude Daniele Mancini – è rendere produttiva la gestione del Cimitero che è patrimonio dei nettunesi. Così facendo è anche possibile venire incontro a chi versa in difficoltà economiche e modulare i costi delle famiglie per seppellire i propri cari a seconda delle capacità reddituali. Una gestione virtuosa è nell’interesse di tutti”. Sulla questione cimitero ma anche su altri argomenti, Daniele Mancini ha realizzato dei video informativi disponibili sulla pagina Fb Nettuno progetto comune.