All’indomani della caduta del sindaco a 5 stelle di Nettuno Angelo Casto si sono delineate chiaramente due fazioni nel Movimento grillino che, ancora oggi, sono animate da tensioni fortissime che periodicamente sfociano in discussioni pesantissime sui social. Le due fazioni sono composte dall’ex sindaco Casto e dieci consiglieri ‘fedelissimi’ (due dei quali in trattativa per passare alla Lega) e gli ex assessori con i quattro consiglieri che hanno sfiduciato sia Casto che i dieci ‘fedelissimi’ (che hanno presentato tutti i possibili ricorsi legali per tornare alla guida del comune e li hanno persi). E’ di ieri sera la provocazione di un profilo fake (in cui a scrivere è una persona che nasconde la sua identità) sul gruppo Nettuno racconta, tacciato di essere l’ex Sindaco Casto pronto a scendere in campo per una nuova campagna elettorale o a sostenere la corsa dell’ex consigliere Laura Pizzotti. E’ bastato un solo post in cui negava la circostanza per far venire a galla la spaccatura totale tra le parti ma anche i rancori personali, le antipatie e le inimicizie che, visti i toni usati, danno un’idea, per quanto pallida, delle frizioni e delle liti che hanno caratterizzato tutto il mandato a 5 stelle del Comune i Nettuno. Dal primo giorno il gruppo consiliare eletto è stato attraversato da tensioni e discussioni che in meno di due anni hanno portato alla fine dell’esperienza amministrativa grillina.
Ad intervenire nel dibattito gli ex assessori Nanda Salvatori e Daniele Mancini, gli ex consiglieri Eleonora Trulli e Simonetta Petroni, tanti cittadini, ognuno schierato pro o contro Casto, alcuni decisamente ironici nel tratteggiare i fatti accaduti a partire dal voler a tutti i costi, fino a due giorni prima della sfiducia, voler far passare il concetto di ‘un gruppo unito e coeso’. Sono emersi sempre gli stessi concetti, ‘traditori’ coloro che hanno sfiduciato, sottoscrittori di preventivi e animati da interessi personali coloro che hanno imposto al Sindaco le dimissioni di tre assessori. L’ex Vicesindaco Mancini ha sfidato la Trulli e gli ex consiglieri ad un confronto ‘carte alla mano’ per raccontare ognuno la propria versione della frattura insanabile sfociata con la sfiducia del Sindaco. Un invito che sembra anticipare una serie di rivelazioni ‘interne’ al gruppo che certamente diventeranno note durante la prossima campagna elettorale. Al di là dei torti e delle ragioni emerge il dato incontrovertibile di una frattura non sanata e che sembra insanabile. E il rischio concreto a Nettuno, dopo la fallimentare esperienza Amministrativa a 5 stelle, è che nessuno venga certificato.