In una lunga conferenza stampa, convocata presso la sede dei Repubblicani, il consigliere del Pd Lina Giannino, tra gli ‘sfrattati’ del Segretario Federici, in maniera autonoma anche rispetto al consigliere eletto con lei in assise Anna Marracino, ha affrontato alcuni temi amministrativi a 100 giorni dall’elezione del Sindaco: Quote rosa, che – spiega – non sono una questione di femminismo, ma di rispetto delle regole, le anticipazioni per la manutenzione al Chris Cappel college, frutto di un accordo con la Provincia che, pare, dal 2008 non rifonda il Comune dei soldi dovuti, e i lavori all’ex Commissariato destinato a diventare sede della Polizia locale. Tra il pubblico Paride Tulli, l’ex consigliere del Pd Maria Teresa Lo Fazio e, di passaggio alla fine della conferenza, anche Aurelio Lo Fazio. “A 100 giorni dell’elezione dell’Amministrazione guidata da Candido De Angelis io non ho capito quale sia la sua visione di città: commerciale? Turistica? Non è chiaro. In campagna elettorale aveva usato lo slogan ‘Ripartiamo dalle regole’ ma ad oggi vedo invece una continuità con la precedente amministrazione. Prima ha nominato 8 assessori, poi non ha rispettato le quote rosa e non ha neanche rispetto al Prefetto che chiedeva chiarezza e se lo ha fatto a noi non ce lo ha detto. Ho chiesto chiarimenti alla Segretaria mi ha detto che mi farà sapere, ancora aspetto.
per una settimana – aggiunge – ho inseguito il Dirigente Belli, a cui ho chiesto chiarezza sulla questione del Cappell college, per sapere quanti soldi ci deve la Provincia, perché non glieli chiediamo con un atto ingiuntivo. Ancora aspetto che mi risponda. Gli ho invito i quesiti del mail, non sono riuscita a farmi ricevere (ma è bene specificarlo, non il consigliere Giannino non ha mai chiesto un incontro formale). Infine la consigliera Giannino ha snocciolato una serie di cifre spese, soprattutto dalla precedente amministrazione, nei lavori di manutenzione dell’ex commissariato. Per i lavori l’ex sindaco aveva delegato il Comandante della Polizia locale Sergio Ierace a fare delle valutazioni. Dopo un avvio stentato (ad alcune gare non ha risposto nessuno) è stato nominato un responsabile del procedimento. Quindi è stata bonificato l’edificio e poi con tre diverse gare sono stati fatti lavori di manutenzione. “I lavori sono iniziati nell’agosto del 2017 e ci sono stati diversi stanziamenti, di cui due riferibili all’attuale Amministrazione, senza alcuna gara, per un totale di circa 200 mila euro. Il tutto senza aver avviato precedentemente alla nomina di un addetto alla sicurezza, senza aver eseguito alcun computo metrico e senza aver provveduto alla messa in sicurezza dell’edificio“. Queste affermazioni, tuttavia, non sono del tutto corrispondenti agli atti on line. A fronte dell’accusa mossa dal consigliere Giannino posta all’ex amministrazione di aver ‘eluso’ l’obbligo di un bando complessivo per la sistemazione (nulla di illegale, spiega ma probabilmente inopportuno come sistema) ci sono stati in realtà stanziamenti complessivi per circa 100mila euro, che comprendono non solo i lavori di manutenzione (tutti assegnati tramite bando di gara pubblicato sull’Albo pretorio, tre le procedure pubblicate sull’albo pretorio on line) sulla struttura, ma anche la pulizia dello stabile, l’arredo e altri interventi ‘non omogenei’ rispetto al concetto di un bando ‘complessivo’ che sarebbe stato opportuno in caso di ristrutturazione ma non per la manutenzione.
Tuttavia il consigliere Giannino, oltre ai conti (che andrebbero rivisti) contesta anche il fatto che, a fronte di queste spese, l’edificio potrebbe comunque non essere agibile, poiché sgomberato quando venne costruito il nuovo commissariato. Ora non resta che attendere e verificare se i timori del consigliere Giannino diventeranno reali o se invece l’edificio, ‘reggerà’ ai controlli.
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