Ha messo tanta carne al fuoco il consigliere comunale del Pd di Anzio Lina Giannino che ieri ha convocato una conferenza stampa per discutere di alcune questioni amministrative. L’appuntamento, a sorpresa, era presso la sede del Partito. Ma non il Pd, il partito Repubblicano. “Ringrazio Pino e Olga per l’ospitalità – ha esordio il consigliere Giannino – potrei dire che siamo qui perché all’aperto si sta benissimo, oppure potrei dire la verità. La verità è che nel Pd ci sono divisioni e correnti di pensiero, che sono importanti e che, come dice Zingaretti, vanno salvaguardate. Non ci si dovrebbe mai sottrarre al confronto né opporre in modo insensato, se lo si fa la frattura diventa inevitabile. Mia madre diceva sempre ‘Si chiude una porta si apre un portone’ il Segretario del Pd ci ha chiuso la porta e a noi si è aperta una piazza. Oggi qui tra il pubblico c’è anche il consigliere Luca Brignone, di una forza di Sinistra, sta facendo un gran lavoro con le periferie – ha sottolineato il consigliere Giannino prima di entrare nel merito della conferenza – ci sta proponendo il concetto della piazza da contrapporre al concetto, ormai superato, delle sedi di partito sempre più chiuse, spesso vuote. Anche io che sono del Pd voglio incontrare la gente mi propongo di fare incontri nei quartieri e parlare con le persone per poi rappresentarne i problemi in consiglio comunale”. Quindi, nella sede dei Repubblicani, il consigliere del Pd ha discusso di quote rosa, del rifacimento dell’ex commissariato e dei conti che non tornano la Provincia. Ora una cosa è certa, al di là delle varie versioni su come la porta del Pd sia stata chiusa e mai più riaperta, più o meno accettate a livello provinciale, non è più un mistero che parte del partito senta di essere stato cacciato. Una sensazione che il Segretario Gabriele Federici, ben conosce, ma sembra che vada bene così. (I dettagli del tema centrale della Conferenza stampa a breve sul Clandestino)