In vista delle prossime elezioni di Nettuno il mondo politico è in fermento. Il centrodestra si sta organizzando ma non senza grandi difficoltà. Uno dei punti di maggior tensione è rappresentato dalla Lega di Salvini, che nell’ultima tornata elettorale non ha conquistato il consigliere ma per questo ‘giro’ ha messo sul piatto richieste pesanti alla coalizione di cui dovrebbe fare parte, come se si sentisse in tasca un patrimonio di consensi che, per il momento, è solo virtuale e legato al dato nazionale. A guidare il gruppo Ernesto Cassandra, coordinatore, con l’ausilio di Maurilio Leggieri. Ma anche questo coordinamento a due non sembra funzionare come dovrebbe. In molti hanno la percezione di trattative non omogenee e quindi non affidabili e c’è chi, nel centrodestra, sta chiedendo di isolare la Lega e di convocare solo uno dei due coordinatori agli incontri ufficiali, scegliendo ‘di fatto’ il proprio interlocutore unico. Un atteggiamento che ha già creato i primi seri malumori e qualche litigio. La doppia nomina alla guida del partito da parte del consigliere provinciale Zicchieri non sembra essere stata una scelta vincente. Entrambi i portavoce sono infatti ‘depotenziati’ e costretti al confronto (con opinioni molto distanti) mentre c’è chi parla apertamente di ‘assalto alla Lega’. Diversi gli esponenti politici di spicco interessati alla guida della formazione politica di Salvini e il primo punto della nuova reggenza sarebbe quello di fare fuori i vecchi coordinatori, uno dei quali, a detta di molti, completamente inadatto alla mediazione e alla trattativa politica. Opinione comune (tra gli esponenti del centrodestra) è che se davvero gli elettori dovessero premiare la coalizione gli eletti con la Lega sarebbero il punto debole dell’asse. E questo è il sentimento comune oggi che la Lega a Nettuno non ha né una base né una lista.