Hanno acquistato una casa all’asta ad Anzio nel 1967, con una bellissima vista mare ed ora, dopo 51 anni e una lunga contesa giudiziaria, devono sgomberare. Lo ha deciso il Consiglio di Stato poiché la casa, venduta illegittimamente, è stata realizzata su terreni demaniali. La villa costruita, a due passi dal mare, torna quindi in possesso dello Stato.
Stiamo parlando di un immobile proprio sul mare, a cui si accede da via Ardeatina, nei pressi di Anzio Colonia: la casa è stata realizzata nel 1955 e, stando a quanto emerso nel corso del giudizio amministrativo, sarebbe provvista di licenza e dichiarazione di abitabilità. Nel 1967, un uomo – oggi deceduto, con la casa passata in mano alla sua erede, che ha poi portato avanti la causa – l’ha acquistata durante un’asta pubblica del Tribunale di Velletri, con gli atti dell’epoca che non riportavano alcun riferimento alla costruzione del bene su terreno demaniale, che per la precisione – a livello catastale – è intestato a “Demanio pubblico della Stato – Ramo Marina Mercantile”.
Dopo oltre vent’anni dalla compravendita, l’uomo ha appreso della proprietà demaniale del terreno e si è adoperato per ottenere la concessione, ma il procedimento non ha portato al rilascio del titolo. Nel 2006, è quindi arrivata l’ordinanza comunale per il rilascio del bene demaniale. Un atto, questo, impugnato innanzi al Tar del Lazio, che con una sentenza del 2010 ha respinto il ricorso. L’uomo, prima di passare a miglior vita, aveva impugnato la sentenza al Consiglio di Stato, i cui giudici – dopo il passaggio della causa nelle mani dell’erede – hanno confermato la decisione di primo grado nel 2013. Infine, l’ultima sentenza sulla lunga contesa è stata pubblicata qualche giorno fa ed ha confermato la decisione precedente, negando la revoca degli atti.
I giudici, in poche parole, hanno ritenuto abusiva l’occupazione della villa e non hanno tenuto in alcuna considerazione il fatto che gli appellanti si sono appellati alla buona fede al momento dell’acquisto. “Lo stato di presunta buona fede – si legge nelle carte – e l’ultratrentennale detenzione del bene non integrano un titolo legittimante l’occupazione del bene demaniale, che resta quindi abusiva”. La villa dovrà essere sgomberata.