La paura dello straniero può diventare una vera psicosi. Lo dimostra una storia assurda che si è verificata ieri a Potenza, in Basilicata, e che ha riguardato anche il Comune di Anzio. Proprio a Potenza tre uomini di origine pakistana sono stati rintracciati e interrogati. La loro “colpa”, secondo la denuncia di alcuni genitori, sarebbe stata quella di passeggiare vicino ad una scuola, l’Istituto ‘Torraca’ in via del Popolo. Per i genitori i tre stranieri erano intenti a filmare i bambini con il telefonino, poi allontanarsi. Gli stessi genitori hanno fotografato i tre uomini, avvisando i docenti della scuola e la Digos. Poi hanno messo le foto sui social, facendo scattare una psicosi sugli ‘stranieri ladri di bambini’ che ha allarmato molti cittadini.
La notizia, unita alla paura dei presunti “rapitori di bambini”, è diventata di pubblico dominio in breve tempo: i tre sono stati rintracciati, due a Potenza e un terzo uomo ad Anzio, in provincia di Roma. I primi due, richiedenti asilo che vivono a Potenza, accompagnati in Questura hanno confermato di essersi fermati per qualche minuto nei pressi della scuola, di aver fatto due chiacchiere e di essere andati via prendendo l’ascensore di via del Popolo, ma hanno negato di aver girato dei video.
Mostratisi collaborativi, hanno mostrato anche le gallery dei loro cellulari in cui non c’era alcuna immagine dei bambini della scuola di Potenza. Stessa versione data anche dal terzo straniero, rintracciato dagli agenti del commissariato di Anzio. Una psicosi inutile e tre uomini sono subito finiti subito sotto accusa, nel mirino delle forze dell’ordine, nonostante non avessero fatto nulla.