E’ stata una mattinata di festa quella di questa domenica per Nettuno, il Commissario Bruno Strati ha fatto da perfetto padrone di casa alla cerimonia per l’inaugurazione della Stazione ferroviaria e come già accaduto alla Festa del 2 giugno ha saputo trovare tutte le parole necessarie per ricordare la storia di Nettuno, i giorni della guerra, per ringraziare chi ha progettato e chi ha lavorato per la realizzazione della piazza, per incitare i cittadini a mantenere la cura di uno spazio nuovo e bellissimo. Da tempo non si sentiva un rappresentante della città che fosse in grado di trasmettere tanta empatia con la storia di Nettuno e ad entrare istituzionalmente e umanamente in contatto con tutte le realtà sociali. Dai giovani atleti fino ai ragazzi della Voga Veneta, dalle forze dell’ordine alla Protezione civile il Commissario ha avuto una parola per tutti dimostrando di essersi addentrato nei problemi ma anche nella società nettunense a cui ha sempre aperto la porta. Da buon padrone di casa alla cerimonia il Commissario ha invitato anche gli ex Sindaci della città, da Conte a Marzoli, da Chiavetta (assente) a Casto (anche lui non c’era). Erano invitati anche gli assessori dell’ultima giunta, che hanno contribuito alla progettazione e realizzazione della piazza e tutti i consiglieri comunali dell’ultima assise eletta a Nettuno. L’opposizione non è stata presente, diversi invece i consiglieri 5 stelle che non solo si sono presentati (come anche gli ex assessori Daniele Mancini, Nanda Salvatori e Simona Sanetti) ma si sono anche schierati con le autorità. Fatto che non è sfuggito a tanti cittadini che hanno criticato la ‘passerella’. Gli ex Sindaci presenti e anche altri ex consiglieri 5 stelle, pur presenti, hanno preso parte alla cerimonia tra i cittadini, quali oggi sono a tutti gli effetti. Ma le beghe e le sottolineature politiche, inevitabili in vista di un appuntamento elettorale che è ogni giorno più vicino, nulla possono togliere al fatto che Nettuno ha una nuova piazza al posto del degrado della precedente situazione. Un fatto di cui ogni nettunese oggi può solo gioire. Ogni spazio di degrado cancellato e rimesso a nuovo è un passo verso la cultura, l’educazione, verso la luce.