“Non mancarono episodi di resistenza da parte delle Divisioni costiere 220 e 221, quest’ultima schierata più a sud, fino al fiume Garigliano. In particolare
– nel settore 220° Divisione, quello di Cà di Statua (via Aurelia). Forze tedesche in transito a Tarquinia e dirette a Roma indussero a far brillare i ponti sul fiume Marta e sul fosso Marangone. Ma alle ore 7 del 9 catturarono il Comandante e il Comando della difesa porto. Alle ore 12 il settore divisionale era ormai quasi tutto controllato dal nemico, ma il Presidio di Nettunia, comandato dal Generale Guido De Corné, direttore del primo centro esperienze artiglieria, coadiuvato da reparti della 220° divisione agli ordini del Colonnello Bruno Toscano e da patrioti, si difese fino al giorno 10 dopo che i tedeschi avevano effettuato uno sbarco a porto Nettunia. Cfr: Relazione del Generale Oreste Sant’Andrea, Comandante la Divisione.
Questo testo, estratto da testo “Le operazioni delle unità italiane nel settembre – ottobre 1943”, pubblicato dallo Stato maggiore dell’Esercito, ci racconta cosa è accaduto a Nettuno (o Nettunia come si legge nei documenti, che ricomprendeva anche il comune di Anzio) il 9 settembre del 1943. Una data storica che ritorna oggi alla ribalta per via dell’inaugurazione del piazzale della Stazione ferrovia di Nettuno, dedicato a questa data.
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