“Come presidente della commissione trasparenza ho convocato una prima riunione, il 17 settembre, tra i punti all’ odg anche il bando della piscina comunale”. Lo scrive in una nota stampa Rita Pollastrini, capogruppo M5S in consiglio comunale ad Anzio e Presidente della Commissione Trasparenza.
“Apprendiamo – aggiunge – l’intenzione dell’ente di affidare la piscina alla Federazione Italiana Nuoto per il tempo necessario all’espletamento del bando pubblico, che a quanto si annuncia sarebbe pronto a giorni. In commissione chiederò, anche in qualità di capogruppo M5S, al responsabile del Patrimonio per quale ragione non è stato approntato il bando di affido dell’impianto entro i termini della proroga accordata all’ASD Anzio nuoto e pallanuoto, ossia la metà di luglio. E per quale ragione si è giunti a questo affido diretto quando la legge parla chiaro: gli impianti sportivi possono essere affidati solo con procedura di evidenza pubblica. Con i ritardi ingiustificati si è di fatto creata una situazione per cui la stagione sportiva agonistica e non agonistica rischiava di subire uno stop, da qui l’affido temporaneo e fuori dalle regole alla FIN. Chi doveva provvedere non ha provveduto e chi doveva vigilare non ha vigilato. È ora di dare delle risposte chiare alla città su come viene gestito il nostro patrimonio, e salvaguardare le nostre eccellenti attività sportive e i piccoli e grandi atleti”.
“Apprendiamo – aggiunge – l’intenzione dell’ente di affidare la piscina alla Federazione Italiana Nuoto per il tempo necessario all’espletamento del bando pubblico, che a quanto si annuncia sarebbe pronto a giorni. In commissione chiederò, anche in qualità di capogruppo M5S, al responsabile del Patrimonio per quale ragione non è stato approntato il bando di affido dell’impianto entro i termini della proroga accordata all’ASD Anzio nuoto e pallanuoto, ossia la metà di luglio. E per quale ragione si è giunti a questo affido diretto quando la legge parla chiaro: gli impianti sportivi possono essere affidati solo con procedura di evidenza pubblica. Con i ritardi ingiustificati si è di fatto creata una situazione per cui la stagione sportiva agonistica e non agonistica rischiava di subire uno stop, da qui l’affido temporaneo e fuori dalle regole alla FIN. Chi doveva provvedere non ha provveduto e chi doveva vigilare non ha vigilato. È ora di dare delle risposte chiare alla città su come viene gestito il nostro patrimonio, e salvaguardare le nostre eccellenti attività sportive e i piccoli e grandi atleti”.