“No alla damnatio memoriae. Nettuno chiede la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita al Duce nel 1924 dalla città di Anzio e lo fa con una nota pubblicata dai quotidiani locali. È inammissibile ed inaccettabile, che l’Anpi Anzio-Nettuno si arroghi il diritto di cancellare la storia!”. Lo scrive in una nota stampa Daniele Combi responsabile di CasaPound Italia Anzio – Nettuno.
“L’Anpi dimentica spesso e volentieri che quello che è avvenuto può essere studiato, capito, criticato, ma non cambiato – spiega Combi – il Ventennio non è uno «scomodo passato», ma Storia, con la «S» maiuscola. La storia ha già giudicato Mussolini e il fascismo. La nota dell’ Anpi è provocatoria, a prescindere dai giudizi morali spendibili sul capo del fascismo. L’innesco pretestuoso è dato dalla volontà di dimostrare che Anzio e Nettuno sono città antifasciste che rigettano tutti i neofascismi. Dunque, nella sua debolissima logica, tale atto insegnerebbe che il male va estirpato alla radice, sia pure attraverso un atto simbolico: far finta che Mussolini da queste parti non sia mai passato e soprattutto dimostrare alle future generazioni che la storia può essere scritta e cancellata nel tempo”.
“Nessun neofascismo – conclude la nota – nasce certo dalla cittadinanza onoraria tributata anni fa a Mussolini, ma nessun neofascismo verrà mai debellato revocandogliela. La storia dell’umanità è di certo perfettibile, ma il miglioramento si potrà avere solo grazie al buon senso dei vivi, non certo dalla condanna senza appello dei morti”.