“Bisogna combattere i rigurgiti fascisti che avanzano in Italia, quello della revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini non è solo un atto formale”. Con queste parole Simonetta Forcina ha spiegato la proposta di togliere l’onorificenza al Duce che ancora ha ad Anzio e Nettuno. Non una semplice revoca, però, quella proposta da Anpi e Tamerice, ma una sostituzione. Ad Anzio l’onorificenza a Mussollini risale al 1924, mentre a Nettuno i documenti sembrano siano andati perduti. “La nostra non è solo una proposta di revoca – spiega Paola Fumi – ma chiediamo che la cittadinanza di benemerenza o quella onoraria venga data a persone che hanno vissuto le vessazioni del fascismo. Ad Anzio chiediamo che l’onorificenza venga data ad Adele Di Consiglio che nel 1938 era una bambina di 6 anni a cui fu impedito d frequentare la scuola in cui di giorno potevano andare solo gli “ariani”. A Nettuno, dove molti proponiamo che il titolo venga dato a Giorgio Senise e Celeste Terracina. Senise nascose oltre 20 famiglie, tra cui quella di Celeste, nella sua casa dei Cioccati salvandole dalle deportazioni”.
Non è un caso che questa proposta è stata avanzata quest’oggi, 5 settembre. In questo giorno nel 1938 in Italia furono promulgate le leggi razziali. “E’ bene ricordare la subalternità dell’Italia fascista alla Germania Nazista – ha detto Simonetta Forcina – subalternità divenuta vera sudditanza. Nel ’38 questa alleanza diventa il proposito per varare le leggi razziali. Da quel momento tutti gli ebrei italiani, ma anche molti laici che di ebraico avevano solo l’origine, furono in pericolo e tutti furono espulsi da associazioni pubbliche e private, da scuole, allontanati da posti di lavoro e furono privati di tutti i diritti. Più di 300 professori universitari persero il lavoro, così come un numero imprecisato di assistenti e personale. 279 professori di superiori e medie furono allontanati dalla scuole e circa 6000 bambini furono costretti a lasciare le scuole elementari. A questo vanno aggiunti i rastrellamenti e le deportazioni, la pagina più nera della nostra storia”.
“Ad agosto abbiamo incontrato il commissario prefettizio del comune di Nettuno Bruno Strati e il sindaco di Anzio Candido De Angelis – ha detto Paola Fumi – e li abbiamo portati a conoscenza della nostra proposta. Sappiamo che è una strada lunga e tortuosa, ma è un segnale che va dato e la politica deve fare la sua parte. Ci piacerebbe sapere gli altri cittadini onorari delle due città, come Roger Waters ad Anzio il cui padre è stato ucciso dalle pistole dei fascisti e dei suoi alleati, cosa pensano di essere messi al pari di Benito Mussolini”.