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Protesta per il caos estivo ad Anzio, la replica: “Non è un paese per vecchi”

Dopo la lettera di un cittadino di Anzio che protestava in maniera sentita per la confusione a piazza Garibaldi, dove per la musica e le chiacchiere

Dopo la lettera di un cittadino di Anzio che protestava in maniera sentita per la confusione a piazza Garibaldi, dove per la musica e le chiacchiere non si riusciva a dormire fino all’alba, arriva una lettera a sostenere che Anzio “Non è un paese per vecchi”, che è una risposta diretta alla prima missiva.

“Non è un paese per vecchi, recita il titolo di un famoso film dei fratelli Coen – si legge nella lettera – in effetti così dovrebbe essere per un luogo a vocazione turistica quale è Anzio, alla stregua di Rimini, Jesolo, Otranto, per citare alcuni luoghi per vacanze al mare, rinomati. Nella realtà così non è perché poi capita di leggere lettere aperte di cittadini che chiedono di spegnere la musica alle 11,30 perché devono dormire.
Consideriamo che su 12 mesi l’estate ne occupa solo 3 e che i locali, l’Amministrazione, le Associazioni culturali e religiose si adoperano per organizzare eventi divertenti adatti a tutte le età: dalla festa in onore del Santo Patrono, dagli spettacoli pirotecnici alle attrazioni in piazza per i più piccini e alle serate in piazza con comici o musica dal vivo o con i dj adatti a tutte le età.
Ora crediamo che chi viene ad Anzio viene a vivere una vacanza e non ad incontrare la morte sociale, la sera per strade silenziose e deserte, perché per questo ci sono luoghi più addatti: vedesi Chianciano o Fiuggi. Scivere lettere all’Amministrazione per far chiudere locali che si adoperano per il divertimento di quanti vogliono vivere per 8 settimane all’anno, credo sia quantomeno triste.
Strillare fuori da una finestra che affaccia su Piazza Garibaldi contro un comico che sta concludendo il proprio spettacolo che ‘ha rotto i c…. e che è un pezzo di m….. e che è ora che vada via’ credo che sia un atteggiamento malato oltre che maleducato. Chiamare i vigili per togliere la musica a chi, autorizzato, ha chiamato a sue spese un dj per far ballare gratuitamente la gente in piazza, guadagnando solo ciò che gli avventori consumano, è inqualificabile (mi riferisco a quanto e successo ieri sera 30 agosto al Bar 013 in Piazza Garibaldi dove si ballava musica latina). Ma questo è quello che succede però. E abbiamo deciso di scrivere perché, se chi è contrario alla movida estiva si sente autorizzato a farlo, è giusto che sappia però che c’è anche gente che vuol vivere l’estate, vuol ridere e ascoltare musica per le piazze e restando ad Anzio senza essere costretto a spostarsi in altri posti turistici vicini o lontani, portando via anche risorse economiche. Vorremmo dire a chi si lamenta che non si può avere tutto: il paese curato, le spiagge e i ristoranti pieni di gente e poi il deserto. Abbiamo l’impressione che tanto ancora bisogna fare per cambiare la mentalità di chi vuol andare a letto alle 20 nel silenzio tombale di un paese morto e che non offre nulla e poi pretende affitti vertiginosi perché Anzio è un posto turistico”. Lettera firmata