di Mirko Piersanti
Sergio Baldazzi, pensionato classe ’41, da sempre residente di Nettuno, o come direbbe lui di “Nettunia”, in una lunga intervista ci ha raccontato la storia dei luoghi e delle piazze nettunesi che conobbero da vicino le fasi cruciali della seconda guerra mondiale e la tragedia che colpì la storica flotta della Corazzata Roma, affondata nel lontano 9 settembre 1943. “In occasione della cerimonia per l’inaugurazione della nuova piazza della Stazione di Nettuno – ha affermato Sergio, da sempre un grande appassionato di storia – oltre al fatto storico che accadde in Piazza 9 settembre, ed in altre parti della nostra città come nella vicina Anzio, quando nel 9 settembre 1943 alcuni animosi cittadini si fecero coraggio e combatterono contro una guarnigione di militari tedeschi, che presiedevano nell’ex Caserma Donati, nello stesso giorno si venne a conoscenza tramite l’E.I.A.R (oggi Rai), dell’annuncio della firma dell’armistizio con gli Alleati Anglo-americani. I capi del nuovo governo Badoglio, sostituto capo del fascismo Benito Mussolini, abbandonarono la città di Roma trasferendosi a Brindisi, città liberata in seguito dal nazi-fascismo”. La guerra fu un evento tragico che mise in ginocchio non soltanto il territorio locale ma anche nazionale. Milioni sono state le vite di militari e civili che furono spezzate da questo evento tragico che rase al suolo anche numerose città, monumenti e case. “ Qui a Nettuno – continua Sergio Baldazzi – in quei giorni ci furono dei decessi e, come hanno affermato alcuni testimoni, si giunse al giorno dello sbarco alleato anglo americano avvenuto il 22 gennaio 1944. Nella stessa giornata del 9 settembre ci furono però altri deceduti a causa dell’affondamento ,nel Golfo dell’Asinara, della Corazzata Roma che venne distrutta dai tedeschi durante un bombardamento aereo “. I deceduti di questa grande imbarcazione furono 1393, ma non tutto l’equipaggio venne sterminato, infatti a questa tragedia riuscirono a sopravvivere 628 marinai che furono in seguito recuperati dalle unità italiane e trasportati fino alle isole Baleari, un territorio neutrale. Sergio Baldazzi, oltre ad essere un grande appassionato della storia locale e della Corazzata Roma, è anche socio dell’A.N.M.I ( Associazione Nazionale Marinai d’Italia). Per lui non è soltanto un dovere ricordare quelle vicende che portarono i nettunesi a ribellarsi contro il dominio tedesco, ma è altrettanto importante secondo lo stesso Sergio ricordare quella tragedia che colpì una storica imbarcazione come la Corazzata Roma, un vero e proprio gioiello della storia. Attualmente i marnai che riuscirono a salvarsi da quella strage sono rimasti in pochi, ma dentro di loro è ancora forte il ricordo non solo del bombardamento tedesco ma anche di quei giorni lontano da casa e dalla famiglia.
Un cittadino di ‘Nettunia’: “Vi racconto la storia di Piazza 9 settembre”
Sergio Baldazzi, pensionato classe ’41, da sempre residente di Nettuno, o come direbbe lui di “Nettunia”, in una lunga intervista
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