Home Politica I 5s di Anzio: “Tenuto nascosto al consiglio debito da 180mila euro”

I 5s di Anzio: “Tenuto nascosto al consiglio debito da 180mila euro”

"Il 3 agosto sono stati portati al voto del Consiglio comunale una serie di debiti fuori bilancio. Ne avevamo sottolineato

I consiglieri 5 stelle di Anzio Guain, Russo e Pollastrini
“Il 3 agosto sono stati portati al voto del Consiglio comunale una serie di debiti fuori bilancio. Ne avevamo sottolineato la correttezza formale (tutti decreti ingiuntivi), ma anche che fossero il risultato di una pessima gestione, che trascina debiti da anni fino a “rovesciarne” la responsabilità sul Consiglio a cui non resta che ratificare”. Lo scrivono in una nota stampa i consiglieri comunali a 5 stelle Rita Pollastrini, Alessio Guain e Mariateresa Russo.
“In quel Consiglio – aggiungono – chiedemmo se ci fossero altri debiti simili nei cassetti:
ci fu risposto che ce n’erano diversi in valutazione degli uffici. Ma ci fu  nascosto un debito di 180 mila euro, l’ennesimo e non l’ultimo, da decreto ingiuntivo. Tre giorni dopo, il 6 agosto, il Commissario ad Acta nominato dal Ministero per il recupero di questo debito, assume i poteri che la legge gli concede, e si sostituisce al Consiglio comunale deliberando l’esistenza del debito fuori bilancio e  prelevando la somma dal capitolo di bilancio previsionale alla voce “spese per Energia Elettrica” di fatto svuotando il conto!
È gravissimo che il Consiglio  sia stato tenuto all’oscuro e che non abbia potuto esercitare i poteri di voto e di democratica discussione. Forse qualcuno si è vergognato di presentare questo ulteriore pesante debito? E non potevano non sapere, visto che il Commissario ad Acta è stato nominato ad aprile 2018 quindi gli uffici al 3 agosto dovevano esserne informati. Per di più, proprio in quel Consiglio, si votò un assestamento di bilancio che destina ulteriori 30 mila euro proprio alla voce “spese per Energia Rlettrica”. Un caso?
Il Sindaco aveva facoltà di chiedere al giudice di avocare i poteri del Commissario in virtù del cambio di amministrazione. Avremmo pagato lo stesso, ma senza privare il Consiglio del dibattito e scegliere con quali fondi farlo. Questo ulteriore episodio dimostra non solo la scellerata gestione lasciata in eredità dalla Giunta Bruschini, ma la continuità della stessa con l’attuale amministrazione”.