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Patto per Nettuno, il Movimento contesta la pista ciclabile e chiede una variante

Gli esponenti del Movimento "Patto per Nettuno", composto da Gianni Cancelli, Luigi Loro, l'ex Sindaco Antonio Simeone

Gli esponenti del Patto per Nettuno

Gli esponenti del Movimento “Patto per Nettuno”, composto da Gianni Cancelli, Luigi Noro, l’ex Sindaco Antonio Simeoni e molti altri sostenitori, nella mattina di oggi ha convocato una conferenza stampa per dire la sua sul progetto della pista ciclabile in corso di realizzazione. Il cantiere già aperto su via Gramsci a breve si sposterà alla Divina provvidenza e poi su via della Vittoria. “Ci sono atti in corso di realizzazione – spiega Gianni Cancelli a nome del Movimento – che a nostro avviso vanno a colpire in maniera gravissima il Paese creando situazioni dannose. Sono soldi che stanno per essere spesi in maniera totalmente sbagliata.

Contestiamo il tracciato della pista ciclabile, pericoloso e insensato, che prevede almeno 8 attraversamenti e crea intralcio sul Lungomare, ma non ci piace neanche il progetto di salvaguardia della falesia al Forte Sangallo, che prevede un passaggio pedonale nei giardini. Un progetto invasivo. Questi lavori – spiega Cancelli – che sembrano essere concepiti a caso, tanto per fare qualcosa, non risolvono quella che per noi è la più grand priorità di Nettuno: i parcheggi”. Proprio per questo motivo il Movimento intende chiedere per la prossima settimana un incontro con il Commissario prefettizio allo scopo di valutare la possibilità di proporre una variante alla pista, per il tratto che da via della Vittoria arriva fino al Santuario. “Non è vero che non si perdono i parcheggi con la pista ciclabile – aggiunge l’architetto Antonio Monaco, che ha studiato il progetto e ne ha valutato i punti deboli – e si faranno danni enormi alla circolazione. Con tutti gli attraversamenti se passa una bicicletta ogni due o tre minuti ci saranno ingorghi assurdi”.

“Chi va a passeggiare sul Lungomare – spiega l’ex Sindaco Simeoni – vuole stare tranquillo, chi vorrebbe mai che con i bambini e le famiglie che camminano ci fosse il rischio di scontrarsi con le bici? E nessuno ricorda che c’era già un piano per le piste ciclabili a Nettuno, che non è stato mai revocato e di cui non si è tenuto conto. A mio avviso – spiega – i fondi ottenuti possono essere meglio utilizzati puntando sulla riqualificazione delle mura del Borgo, che con la nuova illuminazione sarà illuminata in modo diverso in ogni suo lato, o sull’adeguamento del Lungomare alle barriere architettoniche, bisogna solo andare in Regione e proporre idee conformi al Bando per non perdere il finanziamento”. “Siamo coscienti – conclude Cancelli – che c’è un progetto e una ditta incaricata, ma vogliamo valutare con il Commissario la possibilità di cambiare questo progetto e di bloccare quello per il Forte Sangallo”. La firma dell’incarico per la data che dovrà fare i lavori al Forte è prevista per domani in Comune. I lavori dovrebbero iniziare i primi di settembre. Gli esponenti del Patto per Nettuno terranno informati i cittadini sull’esito dell’incontro con il Commissario, consci che i margini di manovra, in questo momento, sono davvero stretti. “Siamo pronti a collaborare con tutti i movimenti civici che come noi sono contrari al progetto della pista ciclabile – conclude Cancelli – perché è importante agire insieme se si è convinti che non si sta facendo il bene della città”.