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Regolamenti e Bosco urbano, le precisazioni dei cittadini agli ex 5 stelle di Nettuno

Il Meetup Nettuno in Movimento sulla sua pagina Fb in questi giorni ha divulgato una serie di comunicazioni e interviste ad ex consiglieri comunali

Il Meetup Nettuno in Movimento sulla sua pagina Fb in questi giorni ha divulgato una serie di comunicazioni e interviste ad ex consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, relative a varianti urbanistiche ma anche al lavoro ‘reale’ dei consiglieri comunali bistrattati dagli ex assessori della giunta nominata da Angelo Casto, che a più riprese hanno invece fatto presente il ruolo di ‘freno’ rappresentato dagli eletti in assise, spesso assenti, litigiosi e mai propositivi nei racconti anche dei quattro colleghi che infine, li hanno sfiduciati. A mesi di distanza dalla caduta della giunta i consiglieri ex grillini (oggi, dopo la sfiducia, semplici attivisti in attesa di una nuova certificazione) ‘si difendono’ raccontando una storia diversa.
Ci si spinge a dire in alcuni passaggi che l’ex Sindaco non era al corrente di variazioni di spesa importanti, ad esempio in merito al progetto del Parcheggione di piazzale Berlinguer i cui costi sono cresciuti a sua insaputa, e ancora, si fanno precisazioni sul grande lavoro dei consiglieri e delle commissioni legato ai Regolamenti, senza dimenticare il Bosco urbano. Per quest’ultimo progetto la Pizzotti e i consiglieri che lo hanno sottoscritti erano stati sommersi dalle critiche almeno sui social, poiché non rispettava le indicazioni ricevute dai cittadini durante un incontro di democrazia partecipata in Comune a Nettuno ma anche perché si chiedeva espressamente di non recintare un’area da destinare anche ai bambini, a due metri da una delle arterie più trafficate di Nettuno (via Cavour). L’ex consigliere Laura Pizzotti, che per prima ha promosso con un articolato documento (in cui si diceva che dell’area di piazzale Berlinguer solo il 25% doveva essere destinato alla sosta) spiega che “piazza IX settembre, quella della Stazione, è un Bosco urbano”.
A smentire parte di queste dichiarazioni, per una volta, non sono gli ex assessori (che stanchi del battibecco hanno annunciato querela al Meetup e ai singoli interessati da dichiarazioni considerate lesive, per chiarire la verità sostanziale dei fatti) ma direttamente i cittadini sui social. Un cittadino, rispetto alla dichiarazione della variazione dei costi per il parcheggione pubblica su Fb la determina in cui la variazione è stata approvata, con tutti i dettagli sui costi dell’opera. Non solo sorprende l’eventualità che l’ex Sindaco non lo sapesse, ma stupisce che gli stessi consiglieri non abbiano consultato con la necessaria attenzione gli atti prodotti dalla giunta che, almeno in apparenza, sostenevano. Un fatto che, per chi ha come slogan la frase #fiatosulcollo deve far pensare quanto meno ad una grande distrazione. Un’altra precisazione arriva dai cittadini sui Regolamenti. La Pizzotti vanta il lavoro svolto, tra i tanti, anche per quello sul Centro Anziani, ma il Presidente del centro Iolanta Bellobono, senza polemica ma per amore di verità, precisa: “Il regolamento è stato è stato approvato il 15 giugno 2018 dal commissario prefettizio. I componenti del comitato di gestione coadiuvati dalla dirigente dei servizi sociali lo avevano presentato con le dovute modifiche, e tanto lavoro di volontariato, nel mese di novembre 2017, per essere approvato nel consiglio comunale di dicembre. Ci sono voluti 7 mesi e il commissario… grazie”. Infine due parole sul Bosco urbano vogliamo spenderle noi. Non ci vogliamo addentrare nel concetto di Bosco urbano, tra l’altro diversamente rappresentato da soggetti tutti competenti, ma siamo certi che le aiuole con alberi alla Stazione di Nettuno non sono un bosco urbano, così come siamo certissimi che sia le aiule che gli alberi necessiteranno di ampia manutenzione per evitare situazioni di degrado. Nelle lunghe dichiarazioni rilasciate la Pizzotti non fa mai riferimento, invece, al suo ruolo di Presidente della Commissione urbanistica del Comune di Nettuno, che diversi suoi colleghi del Movimento 5 stelle hanno apertamente osteggiato, chiedendo all’ex Sindaco Casto, ripetutamente e senza mai essere ascoltati, la sua rimozione e lo spostamento in un altro settore per evitare il ‘conflitto di interesse’ legato al fatto di essere sposata con un dipendente del Comune operativo nello stesso settore. Da parte sua lo stesso consigliere, aveva l’ambizione di voler spostare il personale degli uffici, cosa ampiamente fuori dalle sue competenze, una manovra che non è riuscita, non senza rimpianti.