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Segregata e violentata, il 24enne di Nettuno arrestato dalla squadra Mobile di Roma

E' stato arrestato dalla Squadra Mobile di Roma, a seguito delle indagini del Commissariato di Polizia

La volante del Commissariato di Anzio e Nettuno

E’ stato arrestato dalla Squadra Mobile di Roma, a seguito delle indagini del Commissariato di Polizia (e non, come erroneamente riportato in precedenza, dai Carabinieri), il 24 enne, originario della Calabria ma residente Nettuno da circa 4 anni, che per tre anni consecutivamente ha posto in essere condotte vessatorie, minacciose, violente e aggressive nei confronti della ex compagna, persino alla presenza della figlia piccolissima. E’ toccato agli agenti ed investigatori della polizia ascoltare dalla viva voce della giovane la lunga galleria di orrori a cui è stata sottoposta da parte dell’ex compagno, ferocemente geloso, che nel corso della convivenza l’ha costretta ad ogni genere di violenza e sevizia, fino a farla arrivare a pesare 33 kg. Il giovane, a cui è stata contestata l’aggravante della crudeltà, l’ha anche allontanata prima dagli amici, poi dalla famiglia, minacciando di morte il padre e la madre, se lei avesse decido di andare via. E’ stata la seconda gravidanza indesiderata e legata alle continue violenze, a far scattare la denuncia. Dopo tre anni proprio la scelta di rivolgersi alle forze dell’ordine è stato l’inizio della fine di un incubo. La ragazza, che si era allontanata dal 24enne da qualche tempo, ha dovuto assistere anche all’aggressione per strada di un suo amico da parte dell’ex. Il suo racconto dell’orrore, considerato da subito veritieri dagli investigatori, è stato confermato passo passo da amici, parenti e dai vicini di casa che hanno tutti fatto presente il carattere aggressivo e violento del 24enne. La ragazza e sua figlia sono state subito portate in una struttura protetta e il giudice, valutate le evidenze di colpevolezza e alla luce della testimonianza dettagliata delle atroci violenze subite, non solo ha disposto l’arresto del giovane ma ha escluso la possibilità della sospensione condizionale della pena e di misure alternative all’arresto. Il 24enne, è ritenuto pericoloso per la ragazza e per tutta la sua famiglia e, questa è la conclusione del giudice, deve rimanere dietro le sbarre fino al processo basato su prove solidissime.