Nettuno progetto comune non è una lista civica. A specificarlo Daniele Mancini, ex Vicesindaco a 5 stelle, che si è preso il compito di presentare un progetto studiato con la squadra degli ex assessori di Nettuno. Con lui Simona Sanetti, Nanda Salvatori, Guido Fiorillo e Stefano Pompozzi.
Proprio Fiorillo, mettendosi a disposizione del progetto, ne ha illustrato il senso partendo dalla questione parcheggione. “Con Giuseppe Nigro – ha spiegato Fiorillo – ci siamo impegnati con la democrazia partecipativa che neanche sapevo cosa fosse prima di questa esperienza amministrativa. Abbiamo organizzato un incontro per discutere con chi aveva inviato progetti, plastici, materiale tecnico su come riqualificare l’area di piazzale Berlinguer. Abbiamo ascoltato tutti e, con il progettista incaricato, abbiamo fatto la sintesi tra tutte le proposte, che è stata quella di ritrovare dei posti auto, del verde e un’ara per i bambini. La vocazione nettunese è anche di tipo commerciale e va salvaguardata. Il multi piano non si è fatto perché non era conveniente e non avrebbe garantito la funzionalità economica. L’asseverazione bancaria falsa ci dice che nessuno avrebbe parcheggiato in un’area interrata. Non avrebbe funzionato. Abbiamo realizzato un progetto bello, poi sono sorti dei problemi diversi. Era un progetto di attuazione del programma poi la politica è subentrata…”. La storia è ormai nota, dopo l’incontro con i cittadini che chiedevano posti auto alcuni consiglieri 5 stelle hanno invece chiesto la realizzazione di un ‘bosco urbano’ contravvenendo alle indicazioni espressamente chieste ai cittadini e avallate dal Sindaco. “Pompozzi – ha aggiunto Fiorillo – mi ha coinvolto in questa avventura amministrativa. Le nostre idee politiche sono diverse, io non la penso come Mancini e nemmeno come la Sanetti e Pompozzi, ma qui si tratta di amministrare e non di politica e amministrare secondo criteri di efficenza e per il bene comune mi è piaciuto. Ho le mie idee ma qui c’è una cultura sbagliata, oltre quella di chi pensa di capire tutto, oggi io do’ la mia disponibilità a spiegare come funziona un comune, le casse comunali, come si riparano le buche, come accade che entrino soldi al comune e che si possano spendere. Qui si è consentito tutto ed hanno pagato tutti, soprattutto i cittadini, non deve accadere più. Le strade solo leccate con l’asfalto e pagano i cittadini, abusi edilizi sulle case, cattiva gestione e spese eccessive, si può spiegare ai ragazzi che non sono terzi estranei, che l’amministrazione siamo noi tutti, che si deve agire con efficenza e competenza. Il Comune di Nettuno è stato maltratto nel tempo, debiti folli, spese non controllate, oggi sono pronto a dare una mano. I cittadini devono imparare ad esigere i loro diritti e a conoscere i propri doveri. Che Anzio e Nettuno non collaborino su servizi comuni è assurdo, sul trasporto pubblico, e non solo, è pazzesco. Dobbiamo fare uno sforzo culturale per i cittadini, mi è piaciuto fare l’amministratore poi è finita come è finita. ma una cosa ci tengo a firma: E’ la storia delle persone che fa le persone, non i social. Se prendo incarichi da un comune non mi sono venduto l’anima è bene dirlo, lo steso vale per Pompozzi. Abbiamo avuto un’occasione seria di crescita, non mi interessa chi si presenta davanti a me se dobbiamo fare le fogne a Nettuno, se c’è qualcosa di giusto da fare dobbiamo trovare il modo di farlo indipendentemente da chi siamo. Non abbiamo neanche le fogne divise. Lo stesso vale per il parcheggione. Dobbiamo fare il parcheggione? Oggi qui c’è la sintesi ed è un metodo che si può utilizzare con tutti i problemi di Nettuno, dalle strade, che a breve saranno rimesse a nuovo con una spesa di oltre 800mila euro, con il teatro che è stato concepito in maniera tremenda, come una scatola vuota, senza parcheggi, senza fondi sufficienti. A Nettuno non c’è un centro di aggregazione, a parte il teatro Vitale. Io e Pompozzi ci siamo prostituiti all’assessorato della Regione Lazio, quello alla cultura abbiamo preso 800mila euro ma ne servono di più, a breve verrà aggiudicata la gara ma sarà solo una parte. Poi bisogna lavorare alla piscina…”.
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