Home Politica Uniti per l’Ambiente a confronto con l’Assessore Fontana su biogas e rifiuti

Uniti per l’Ambiente a confronto con l’Assessore Fontana su biogas e rifiuti

E’ durata circa due ore la riunione di lavoro fra alcuni rappresentanti dell'Associazione  Uniti Per l’Ambiente e il neo Assessore all'Ambiente e Vicesindaco di Anzio

Il vicesindaco di Anzio Danilo Fontana

E’ durata circa due ore la riunione di lavoro fra alcuni rappresentanti dell’Associazione  Uniti Per l’Ambiente e il neo Assessore all’Ambiente e Vicesindaco di Anzio Danilo Fontana ed è avvenuta su sollecitazione dello stesso Assessore, subito dopo il suo insediamento. Come noto, Uniti Per l’Ambiente, coerentemente con la propria strategia improntata alla collaborazione con le Istituzioni, aveva inviata una lunga ed articolata lettera al Sindaco De Angelis per sollecitare quella necessaria sinergia amministrazione-utenza alla quale  altre associazioni non possono o non vogliono rendersi disponibili per ragioni ideologiche. Il sindaco di Anzio ha programmato un incontro ma, nel frattempo, ai fini operativi si è cominciato a lavorare con l’Assessore che ha la delega all’Ambiente oltre che la carica di Vice Sindaco. Innanzi tutto si è parlato di biogas ed era anche presente Giorgio Libralato, il noto esperto ambientale che collabora con il Comune e le associazioni  nella verifica dei progetti previsti nella zona. L’Assessore Fontana, che aveva in precedenza ricevuta la visita della ditta Asja Ambiente, alla quale aveva ribadita la posizione  del Comune nella difesa della legalità e dei  diritti della gente, ha richiesto a Giorgio Libralato di accentuare quella collaborazione che in passato è stata osteggiata. Il Tecnico di Pontinia e l’Assessore hanno preso accordi sui termini della futura collaborazione. A tal proposito è stato ribadito  che verrà ri-attivata la Commissione Speciale Impianti e Rifiuri alla quale verrà, di diritto, confermata la partecipazione di un rappresentante di Uniti Per l’Ambiente. Si è parlato di rifiuti ed anche di altri problemi che riguardano l’ambiente ed è chiaramente emersa la forte carenza in termini di  personale addetto sia alla gestione e sia al controllo delle attività; carenza anche a livello di conduzione del contratto da parte della ditta. L’Assessore, in un sopralluogo avvenuto prima dell’incontro, aveva verificato che la ditta Camassa  stava operando con un organico che era circa il 30% inferiore a quello previsto da contratto. Le condizioni organizzative dell’Assessorato sono vicine  al tragico, per la forte carenza di personale addetto; così anche per la Polizia Locale a cui è demandato l’onere del controllo del territorio. Quindi, leggendo nei fatti, la situazione organizzativa, che la vecchia gestione ha lasciato in eredità, è paragonabile a quella che si riscontra sul  territorio: caotica. La volontà di confrontarsi e di collaborare è stata quindi ribadita come necessaria per cercare insieme di andare oltre il periodo dell’emergenza  e di tentare di dare un volto decente ad un territorio  fortemente degradato da anni di incuria. La collaborazione dovrà necessariamente tener conto, in particolare per quanto riguarda l’aspetto rifiuti, dello stato delle cose, del contratto di gestione esistente e delle carenze del  personale e quindi puntare subito ad una prima fase di soluzioni contingenti  e tendenti alla riduzione del disagio da parte dei cittadini. Secondo un programma di lavoro, che verrà stabilito,  la collaborazione dovrà necessariamente estendersi  e concretizzarsi  per portare il territorio di Anzio ai livelli che altre amministrazioni di cittadine simili alla nostra,  hanno raggiunto proprio grazie all’azione congiunta fra cittadini ed istituzioni.  Il lungo e proficuo confronto ha  dato il segno di un modo diverso di gestire la cosa pubblica, dando, auspicabilmente, inizio ad un modo di fare  che in molti comuni, particolarmente del nord d’Italia,  chiamano democrazia partecipata. Naturalmente c’è entusiasmo di alcuni e scetticismo di altri e c’è la possibilità di confusioni dei ruoli ed è per questo che lo stesso Assessore Fontana ha suggerito che il rapporto di collaborazione venga formalizzato attraverso un protocollo d’intesa in cui siano stabiliti termini  e siano fissati obiettivi, un protocollo che Uniti Per l’Ambiente proporrà all’Assessore dopo gli incontri che avrà con la gente  nella varie occasioni come quelle dei giorni 17, 22, 29 luglio a piazza Lavinia. La fase emergenziale, per il problema rifiuti, dovrebbe attenuarsi in autunno e dare vita ad un successivo approfondimento di tipo strutturale che non potrà non prendere in considerazione il contratto, la riprogettazione del servizio, il coinvolgimento degli utenti  a cominciare dalle scuole e, primo fra tutti, il controllo a monte,  perchè nessun provvedimento potrà mai portare a risultati apprezzabili se il 60% dei cittadini non pagano la TARI;  questo per il semplice motivo che chi non paga la TARI, non fa la differenziata e getta i rifiuti per strada: è un teorema matematico. Quindi  chi lavora per la Comunità potrebbe  cominciare a vedere premiati i propri sforzi e se ciò non sarà possibile certamente non sarà per colpa dei cittadini di buona volontà. Il Comitato per Lavinio, che è parte di Uniti Per l’Ambiente, fece una accordo scritto con l’Assessore Placidi per correggere le storture del modo di gestire il territorio, ma non funzionò per quell’Assessore aveva intendimenti differenti e il protocollo d’intesa fu stracciato. L’Assessore Fontana sembra fatto di una pasta diversa: saranno il fatti a dirlo.

Il Direttivo di Uniti per l’Ambiente