Home Politica Ricorso Casto, l’opposizione di Nettuno nomina un avvocato di fiducia

Ricorso Casto, l’opposizione di Nettuno nomina un avvocato di fiducia

L'opposizione di Nettuno non ha digerito la decisione dell'ex Sindaco a 5 stelle Angelo Casto, sfiduciato da quattro consiglieri

Il Comune di Nettuno

L’opposizione di Nettuno non ha digerito la decisione dell’ex Sindaco a 5 stelle Angelo Casto, sfiduciato da quattro consiglieri di maggioranza e da tutta l’opposizione, che insieme a 10 consiglieri ha deciso di presentare ricorso al Tar (Tribunale Amministrativo regionale) per essere reintegrato al suo posto, ed ha deciso di rivolgersi ad un legale. Casto e i dieci consiglieri hanno fatto ricorso sostenendo che ci sono errori formali nello scioglimento dell’assise da imputare al Segretario comunale di Nettuno e persino la non volontarietà della sfiducia da parte di chi ha firmato dal Notaio le proprie dimissioni. Questa mattina una delegazione si è presentata dal Commissario straordinario per chiedere la costituzione del Comune avverso il ricorso, infine, dopo un chiarimento con il delegato della Prefettura, è stata decisa la nomina di un avvocato di fiducia per seguire la vicenda. “Il nostro avvocato – spiegano i delegati dell’opposizione Marcello Armocida, Nicola Burrini, Fabrizio Tomei, Mariano Leli, Ernesto Flamini, Marco Federici e Massimiliano Rognoni – deve rappresentare l’istanza della politica di Nettuno che non può ammettere un ricorso al giudice davanti ad una sfiducia politica lampante. I consiglieri che hanno sfiduciato Casto hanno confermato al propria decisione in ogni sede. Il nostro legale farà presente al Tar la nostra posizione e chiederà che vengano visionate le relazioni che il Commissario Strati e il segretario comunale Vinci hanno inviato in Prefettura con cui confermano la correttezza dell’operato dell’Ente che ha portato allo scioglimento dell’assise. Siamo certi – hanno concluso i delegati – che il ricorso degli ex 5 stelle non abbia fondamento, ma il fatto stesso che sia stato presentato è segno di un attaccamento alla poltrona e al potere che va contro ogni logica e buonsenso, non possiamo semplicemente stare a guardare ma vogliamo dire la nostra sulla vicenda”.