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Il Senatore 5 stelle Dessì ‘scarica’ Casto e annuncia querela: “Sleale e incapace”

E' stato pubblicato oggi sulla pagina Fb del Senatore a 5 stelle Emanuele Dessì un lungo post di accuse durissime all'ex Sindaco

Il Senatore Dessì

E’ stato pubblicato oggi sulla pagina Fb del Senatore a 5 stelle Emanuele Dessì un lungo post di accuse durissime all’ex Sindaco di Nettuno Angelo Casto, con cui Dessì annuncia una querela nei suoi confronti.

“Nella vita si fanno tanti errori – si legge sul post del Senatore grillino – nei rapporti con gli altri si fanno tanti errori. Ognuno di noi almeno una volta nella vita si è innamorato della persona sbagliata, ha scelto il socio sbagliato, ha dato fiducia all’amico sbagliato.
In politica spesso riponi la tua fiducia e la tua stima nella persona sbagliata.
Io questi errori li ho fatti tutti, anche ripetutamente, l’ultimo errore che ho fatto è dare fiducia, affetto e stima ad Angelo Casto. Per chi non lo conoscesse il Sig. Casto era il sindaco pentastellato di Nettuno, io l’ho conosciuto nel 2013 durante la fase preparatoria delle regionali, era compagno inseparabile di Daniele Mancini con cui poi si legherà indissolubilmente nella ricostruzione del loro gruppo locale e nella vittoriosa campagna elettorale del 2016.
L’ho sempre appoggiato e difeso, anche quando, come succede spesso, quelli che oggi lo elogiano lo deridevano e lo dileggiavano. Insieme abbiamo portato avanti tantissime iniziative e mai ho fatto mancare a lui ed al suo gruppo amicizia e vicinanza politica.
Poi di colpo è cambiato qualcosa… Subito dopo le elezioni regionali di quest’anno ha cominciato ad avere un comportamento schizofrenico, ha messo in discussione rapporti personali e politici con tutti i componenti della sua giunta e con una buona parte del consiglio, oltre che con tantissimi attivisti e portavoce del territorio.
Senza nessuna apparente ragione si è messo dare ascolto a coloro, in particolare gli ex consiglieri Tortis, Gallina e Monti, che fin dal primo giorno hanno tenuto condotte ostili nei suoi confronti e nei confronti del Movimento. Una su tutte, il mancato voto alle elezioni per il rinnovo del consiglio della città metropolitana seguito addirittura da una denuncia fatta da uno di loro nei confronti del rappresentante di lista del Movimento 5 stelle. Ne parlo con cognizione di causa perché, incidentalmente, quel rappresentante di lista ero io. Ma potrei parlare con cognizione di causa anche di diverse altre occasioni in cui gli stessi personaggi hanno tenuto comportamenti non propriamente corretti ed in linea con le regole del Movimento. Ma torniamo al nostro ex sindaco. Nei giorni successivi dava il peggio di sé, non facendo nessuna autocritica per essere stato l’artefice della caduta di una amministrazione a 5 stelle che grazie alla enorme capacità della sua giunta e di alcuni consiglieri aveva amministrato con grande professionalità, ma scaricava attraverso i giornali tutte le colpe sul sottoscritto, sul suo ex vicesindaco, ma soprattutto amico, Daniele Mancini e sulla nostra Candidata Presidente ed ora consigliera regionale Roberta Lombardi. Sempre sulla stampa i “deliri” politici di un uomo rancoroso e in palese confusione. Ma anche in presenza di questo vergognoso scarica barile avevo deciso di soprassedere e di ignorarlo.
Ma quando ho letto le intercettazioni relative al Signor Giampaolo Pinna, nominato assessore all’Ambiente in sostituzione di Daniele Mancini dall’ex sindaco Casto, e dallo stesso definito “una persona di grande spessore” non ho più potuto tacere. Per chi non lo sapesse il Signor Pinna, coinvolto nelle indagini ENAV si espresse così a proposito di uno dei più attivi e capaci PM romani: “questo Ielo pensa di fare il milanese, ma a Roma le cose si fanno alla romana. O si calma o lo calmano”. POSSIAMO CHIAMARE QUESTO UN MESSAGGIO MAFIOSO? Bene, l’ex sindaco Casto individuò questo personaggio per sostituire un validissimo assessore come Mancini che nella vita si è sempre distinto per la sua capacità ed onestà tanto de essere stato, come Pubblico Ufficiale, assegnato alla sicurezza dei giudici antimafia più esposti durante gli anni che videro le stragi di Capaci e di via Adamelio e la morte di Falcone e Borsellino. MA, SOPRATTUTTO, VIENE FATTA QUESTA SOSTITUZIONE SENZA SENSO NEL MOMENTO IN CUI A NETTUNO SI ASSEGNA IL SERVIZIO RIFIUTI, UNA COMMESSA DA 70 MILIONI DI EURO!!!
Mi sono dilungato troppo, concludo dicendo che queste mie parole sono dettate dalla volontà di lasciare una traccia di questa vicenda. Ho scritto questo post dopo aver dato mandato al mio avvocato per procedere alla querela nei confronti dell’ex sindaco Casto nella speranza che coloro i quali dovranno indicare i nostri prossimi sindaci non facciano gli stessi errori che ho fatto io, dando fiducia ad un uomo così sleale ed incapace”.